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Guida completa alla Premier League

Domani ricomincia il campionato di calcio più divertente del mondo: le cose da sapere

di Francesco Costa

Fulham
La scorsa stagione è stata di decompressione, dopo la sbornia del 2010 con la finale di Europa League persa ai supplementari, e comunque la squadra ha conseguito un ottavo posto che non è poi così male. Quest’anno c’è un nuovo allenatore, l’olandese Martin Jol, e l’ossatura della squadra è ancora valida, soprattutto a centrocampo: la qualificazione alle coppe europee è possibile.

Liverpool
La stagione scorsa è cominciata disastrosamente ma alla fine il Liverpool è riuscito a centrare il sesto posto, cedendo Fernando Torres e comprando al suo posto Andy Carroll e soprattutto il fenomenale Luis Suarez. Gran parte del merito della rinascita si deve all’allenatore subentrato a Hodgson, lo scozzese Kenny Dalglish. La squadra c’è, anche se il capitano Gerrard da qualche tempo è un po’ appannato. La qualificazione alla Champions League è un obiettivo credibile.

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Manchester City
Il fiume di milioni garantito dallo sceicco Mansour ha portato l’ex squadra-scarsa-di-Manchester a vincere il suo primo trofeo e qualificarsi in Champions League. Ora bisogna fare un altro salto, andando il più lontano possibile in coppa e il più vicino possibile al titolo nazionale. La campagna acquisti è stata di nuovo scoppiettante, da Clichy a Savic ad Aguero, e probabilmente vedremo ancora altri colpi (Nasri?), ma quest’anno non c’è da ricostruire la squadra, che è già fortissima. Quindi ci sono anche meno alibi in giro: se la stagione sarà deludente, il primo a farne le spese sarà l’allenatore, Roberto Mancini. Per il momento i tifosi lo venerano ma la probabile partenza di Tevez potrebbe metterlo in difficoltà: l’anno scorso l’attaccante argentino è stato determinante in più di una circostanza.

Manchester United
Sono i campioni in carica, i vicecampioni d’Europa e una delle squadre più forti del mondo, ma l’anno scorso hanno sofferto: hanno vinto la Premier League facendo 80 punti, meno di qualsiasi altro campione d’Inghilterra degli ultimi dieci anni, e sono stati nuovamente umiliati dal Barcellona. Questa stagione presenta diversi rischi, perché i vecchi diventano sempre più vecchi – Ryan Giggs, per esempio – e non è chiaro se i giovani potranno rimpiazzarli da subito, vedi per esempio il complicato esordio del giovane portiere De Gea al posto di Van der Sar. Si attende la definitiva esplosione di Javier Hernandez, che l’anno scorso ha fatto grandi cose. In ogni caso rimangono la squadra da battere.

Newcastle United
L’anno scorso se la sono sorprendentemente cavata, nonostante la cessione di Andy Carroll, ma quest’anno sarà più impegnativo. L’allenatore è collaudato, se il francese Ben Arfa ritroverà la condizione – è reduce da un grave infortunio a una gamba – il Newcastle dovrebbe restare attaccato alla metà della classifica.

Norwich City
Neopromossi, sono una vera incognita. Sono molto organizzati e fisicamente prestanti, hanno comprato un pugno di giocatori promettenti ma semisconosciuti e hanno un allenatore preparato, Paul Lambert. A naso, sembrano la classica squadra neopromossa che comincia molto bene – suscitando espressioni tipo “la-favola-del-Norwich” – e poi si spegne a metà stagione, ondeggiando tra la zona tranquilla e quella a rischio retrocessione.

Queens Park Rangers
In Italia la conosciamo soprattutto perché è la squadra posseduta per un pezzo da Flavio Briatore: l’anno scorso ha vinto la Serie B inglese e quest’anno tenterà di restare in Premier League. La squadra non sembra all’altezza ma la società ha denaro da spendere: probabilmente si giocherà la permanenza in prima divisione fino alla fine del campionato. Tenete d’occhio il giovane francomarocchino Taarabt, che è anche il capitano: l’anno scorso ha segnato 19 gol.

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