La speranza
Per tutte le sfide che abbiamo da affrontare, ci sono molte ragioni di speranza. In Egitto abbiamo visto la speranza negli sforzi dei giovani che hanno guidato le proteste. In Siria, l’abbiamo vista nel coraggio di chi affrontava i proiettili gridando “pace”, “pace”. A Bengasi, una città minacciata dalla distruzione totale, l’abbiamo vista nel tribunale in cui le persone si sono riunite per celebrare la conquista di una libertà che non avevano mai conosciuto. In tutta la regione, i diritti che noi diamo per scontati sono acclamati con gioia da chi sta tentando di liberarsi da una morsa d’acciaio.
Per noi americani queste scene di rivolta possono essere spiazzanti, ma conosciamo bene le forze che le guidano. La nostra stessa nazione è stata fondata sulla base della ribellione contro un impero. Il nostro popolo ha combattuto una sanguinosa guerra civile che ha esteso le nostre libertà e ha restituito dignità a chi era schiavizzato. Io non sarei qui, oggi, se le precedenti generazioni non avessero scelto la forza morale della non violenza come strada per arrivare a un’unione ancora più perfetta [“a more perfect union”, parole della Costituzione americana, ndr], organizzandosi, marciando e protestando insieme e pacificamente, allo scopo di mettere nero su bianco le parole che ci hanno proclamati nazione: “Noi consideriamo le seguenti Verità evidenti di per sé, che tutti gli uomini sono creati eguali”
Queste parole guidino la nostra risposta al cambiamento che sta trasformando Medio Oriente e Nordafrica: sono parole che dicono che la repressione fallirà, che i tiranni cadranno, che ogni uomo e ogni donna saranno dotati di certi diritti inalienabili. Non sarà facile. Non c’è una linea dritta verso il progresso, le difficoltà accompagnano sempre le stagioni di speranza. Ma gli Stati Uniti d’America sono stati fondati sul principio che le persone dovrebbero avere il diritto di governarsi. Ora, non possiamo esitare a schierarci dalla parte di chi sta cercando i propri diritti, consapevoli che il loro successo creerà un mondo più pacifico, più stabile e più giusto.
foto: Chip Somodevilla/Getty Images