Ladri di monetine

Tre agenti di polizia sospesi e molte polemiche per un servizio mostrato mercoledì sera dalle Iene

Mercoledì sera le Iene hanno mostrato la fine che fanno le monetine che migliaia di turisti lanciano ogni giorno dentro la Fontana di Trevi, come da antica e popolare usanza. Dovrebbero essere raccolte dalle autorità e consegnate alla Caritas, invece ogni lunedì vengono raccolte da alcune persone – ladri, a tutti gli effetti – senza che nessuno intervenga, nemmeno i due agenti di polizia presenti sul posto. E quando l’inviato delle Iene prova a fare qualche domanda, gli finisce molto male: gettato nella fontana, spintonato e colpito con una gomitata.

Il servizio sta smuovendo qualcosina, a Roma. Tre agenti di polizia sono stati sospesi (i due mostrati nel servizio e uno in borghese). La polizia ha smentito di avere qualche accordo con la banda: un passaggio del servizio mostrava uno dei ladri dare qualcosa a un agente. La polizia ha detto che si trattava della carta d’identità dell’uomo immerso nella Fontana, da usare per il verbale. L’uomo che si immerge nella fontana si chiama Roberto Cercelletta ed è abbastanza noto, a Roma. Oggi il Messaggero racconta quello che se ne sa.

Scivolano gocce di sangue sui marmi della Fontana di Trevi. Tuonano grida incomprensibili tra le sagome di turisti impauriti. D’Artagnan ieri è salito di nuovo sulla Fontana. Ha scalato la scogliera rocciosa del monumento, scegliendo come palco il Tritone che cerca di sedare il cavallo agitato. Ma nulla riesce a calmare la follia di Roberto Cercelletta, 59 anni, il tristemente noto ladro di monetine. Nel 2002 è finito addirittura sulla prima pagina del New York Times.

Ieri l’ennesimo orribile spettacolo: è salito sulla fontana, ha preso una lametta, si è tagliato il ventre e ha gridato: «Protesto! Non è vero che do le mazzette ai vigili! I soldimeli prendo tutti io! Neho bisogno». Ecco in poche parole la filosofia di D’Artagnan, padrone indiscusso di Fontana di Trevi che ieri ha voluto difendere i vigili urbani coinvolti nello scandalo registrato in un video delle Iene. Per farlo scendere dalla fontana è dovuto intervenire addirittura ilcomandantedel I Gruppo Cesarino Caioni, ma c’è voluta più di un’ora per farlo tranquillizzare con l’aiuto dei medici del 118.

Sono 583 i verbali fatti a D’Artagnan dal 2006. Sempre lo stesso il motivo: «Si introduce nella fontana allo scopo di raccogliere le monete giacenti sulfondo». Nessuna delle multe da 160 euro è stata pagata. «Non firma, non accetta la copia» c’è scritto in fondo a tutti i verbali. Ad agosto del 2009 ha colpito ogni settimana, sempre verso le 6.30, preciso come un orologio. L’ultimo furto il 25 aprile.

Le sue gesta però risalgono almeno al 2002: già allora entrò nella fontana e si procurò tagli con una lametta per protesta contro il Comune che gli impediva la raccolta delle monetine lanciate dai turisti. Padrone indiscusso della piazza, sempre più sicuro di se e sempre pronto a minacciare.

(continua a leggere sul Messaggero)