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  • Martedì 26 aprile 2011

Le alluvioni in Colombia

Da settimane le piogge torrenziali non smettono di interessare gran parte del Paese, provocando frane e devastazioni

Una strada di Sabaneta, vicino Medellin. La foto è stata scattata il 25 aprile 2011. (RAUL ARBOLEDA/AFP/Getty Images)
Una strada di Sabaneta, vicino Medellin. La foto è stata scattata il 25 aprile 2011. (RAUL ARBOLEDA/AFP/Getty Images)

Da parecchie settimane le forti piogge provocano devastazioni e morti in Colombia. Scatenate dal fenomeno atmosferico ricorrente chiamato la Niña, le piogge e le conseguenti frane e inondazioni hanno ucciso 69 persone soltanto in aprile, 90 dall’inizio dell’anno. Il presidente colombiano Juan Manuel Santos si è rivolto ieri al Paese in diretta televisiva: ha descritto le piogge torrenziali come “un uragano che arriva, colpisce il nostro intero territorio e non va via” e “senza dubbio il peggior disastro naturale della nostra storia”.

Le piogge hanno causato danni a 28 delle 32 regioni in cui è suddiviso il paese, invase da acqua e fango; le frane hanno bloccato 16 importanti autostrade: in tutto si stima che tre milioni di persone siano state colpite dai problemi derivati dal maltempo. La Colombia ha una lunga storia di piogge torrenziali ma una stagione così lunga e intensa non si verificava da quarant’anni, ha detto la Croce Rossa colombiana. Santos ha detto che il programma di interventi predisposto lo scorso anno per alleviare gli effetti delle piogge non è stato nemmeno avviato proprio a causa delle piogge, che non si arrestano da mesi. Il governo colombiano fino a questo momento ha stanziato 176 milioni di dollari in aiuti.