L’ostruzionismo alla Camera

La discussione sulla prescrizione breve e i modi più o meno creativi dell'opposizione per prendere tempo

© Mauro Scrobogna / LaPresse
30-09-2009 Roma
Politica
Camera - scudo fiscale - voto fiducia
Nella foto: Panoramica Aula durante il voto
House of Assembly - vote of confidence on rules on fiscal drag and to fight ecomonical crisis
© Mauro Scrobogna / LaPresse 30-09-2009 Roma Politica Camera - scudo fiscale - voto fiducia Nella foto: Panoramica Aula durante il voto House of Assembly - vote of confidence on rules on fiscal drag and to fight ecomonical crisis

17,44 La discussione in Parlamento continua, con l’opposizione che parla senza gran costrutto e la maggioranza che si mantiene in aula per evitare blitz sul voto degli emendamenti. La diretta del Post si chiude qui, pronta però a ricominciare qualora dovessero esserci sviluppi importanti o voti decisivi. I lavori si possono seguire in streaming qui.

17,37 Briguglio, di Futuro e Libertà, invita i deputati della maggioranza a partecipare alla discussione. Loro però non intervengono, nessuno.

17,28 Ora sta parlando Rita Bernardini, deputata radicale eletta col PD, sulle condizioni delle carceri.

17,16 La sintesi di Sarubbi: «Riassunto sulla #giustizia: emendamenti tutti bocciati finora. Il Pd ha usato 45′ del suo tempo contingentato per leggere la Costituzione”.

17,10 Finisce la lettura della Costituzione da parte del PD, parla Lanfranco Tenaglia (sempre del PD).

17,07 Continua la lettura degli articoli: se non stendono la maggioranza così, è dura. Anche i banchi dell’opposizione si vanno svuotando, però.

17,01 Il deputato pratese Giacomelli legge il suo articolo della Costituzione, poi Sandro Gozi.

16,59 Colombo legge la Costituzione a modo suo, inserendo degli incisi qua e là («come la P2!»)

16,58 Furio Colombo: «Se non è chiaro, stiamo perdendo tempo per impedirvi di sputtanare il Paese»

16,56 Certo, la meritoria iniziativa del PD sarebbe stata simbolicamente più forte se ogni deputato avesse imparato a memoria il suo articolo della Costituzione, invece che leggerlo.

16,53 Argentin, Bachelet.

16,52 Levi, Melandri, ora Realacci. Saremo onesti: non sta succedendo niente.

16,49 Parla Paolo Gentiloni.

16,46 Per la cronaca, Pepe del PdL ha letto l’articolo 28 in chiave anti-pm. Intanto è ricominciato il giro di lettura degli articoli della Costituzione da parte dei deputati PD: parla Lapo Pistelli.

16,45 Ora Francesco Boccia.

16,43 L’esagitato Pepe ha preso la parola ma Fini gliel’ha tolta, prima tocca alla deputata Amici del PD.


16,41 Intervengono anche Quartiani del PD e Della Vedova di Futuro e Libertà, e però parlano di immigrazione e Unione Europea: chiedono a Berlusconi di presentarsi in aula a rendere conto della crisi europea.

16,38 Interviene Giachetti e chiede sorridendo a Fini di dare la parola a Pecorella e fargli leggere ‘sto benedetto articolo della Costituzione. Fini risponde freddamente e dà la parola a Casini.

16,34 Castagnetti, poi Giulietti che però legge una lettera al ministro della Giustizia proveniente dall’Aquila.

16,33 Calipari.

16,32 Antonello Soro, poi Livia Turco, poi Walter Veltroni. Intanto Pecorella del PdL ha chiesto di intervenire: «Anche io voglio leggere un articolo della Costituzione!»

16,30 Ora Marina Sereni.

16,29 La successione degli oratori del PD dice qualcosa anche della divisione degli equilibri correntizi del PD. Questo l’ordine, finora: Franceschini, Bersani, Letta, Bindi, D’Alema, Fioroni, Fassino.

16,28 Legge l’articolo sulla presidenza della Repubblica e poi commenta: «Meno male che c’è». Poi legge la prima riga dell’articolo successivo: «Il presidente della Repubblica può, sentiti i loro presidenti, sciogliere le Camere”. Più che una lettura è un auspicio».

16,27 D’Alema ha la rara capacità di utilizzare un tono sarcastico anche leggendo la Costituzione.

16,26 D’Alema legge il suo articolo e la maggioranza lo contesta.

16,25 Anche Enrico Letta legge il suo articolo. Sono gli articoli calpestati dalla maggioranza, ha spiegato Franceschini. Ora parla Rosy Bindi.

16,23 I deputati del PD intervengono e leggono un articolo ciascuno della Costituzione. Prima Franceschini, ora Bersani.

16,15 Altro intervento fiume. Accanto ad Angela Napoli c’è Giulia Bongiorno che si mangia le unghie.

16,09 Parla Angela Napoli di  Futuro e Liberà per l’Italia.

16,06 Ora parla Pisicchio, di Alleanza per l’Italia. Il problema principale di questi deputati è dire qualcosa di diverso dal deputato precedente, cercare di dire la stessa cosa ma prendendola da un altro lato.

16,04 Primo round alla maggioranza, si ricomincia. Parla il deputato Nicco del gruppo Misto, contro il governo. Ricordiamo la strategia dell’opposizione: intervenire a raffica addormentando la seduta, aspettare che ministri e deputati si allontanino dall’aula, poi annullare le richieste di intervento di quattro o cinque deputati così da andare immediatamente al voto. E sperare di spuntarla.

16,02 Sarubbi: “Loro sono stabili sui 308-310, fuori dalla nostra portata”

15,59 Si stanno votando vari emendamenti, per il momento la maggioranza tiene (e infatti l’opposizione non sta intervenendo per perdere tempo, probabilmente aspettando momenti più favorevoli). Di votazioni oggi se ne terranno quasi 200.

15,55 La Camera approva (e respinge la proposta soppressiva dell’opposizione)

15,54 Si vota.

15,54 «L’immagine del cartello “Maroni assassino” è stata cristallizzata nei serv di tutto il mondo!»

15,53 No, interviene Paolini della Lega. Evidentemente alla maggioranza serve tempo.

15,52 Si comincia a votare gli emendamenti, finalmente.

15,50 Rugghia parla da un quarto d’ora.

15,45 Parla ancora Rugghia, l’attenzione del cronista è duramente messa alla prova.


15,39 Scherzi a parte, la strategia dell’opposizione è questa. Intervenire a raffica addormentando la seduta, aspettare che ministri e deputati si allontanino dall’aula, poi annullare le richieste di intervento di quattro o cinque deputati così da andare immediatamente al voto. E sperare di spuntarla.

15,37 Ora Rugghia, sempre del PD.

15,35 Sarubbi elenca i ministri presenti in aula, invece che al ministero: Brunetta, Meloni, Romano, Brambilla, Carfagna, Tremonti, Alfano, Prestigiacomo, Gelmini, e Rotondi. E poi i sottosegretari.

15,33 A sentire l’intervento di Viola, la tattica dell’opposizione è far addormentare i deputati della maggioranza.

15,31 Ora parla Viola, anche lui del PD, e lui legge.

15,29 Il discorso di De Torre è appassionato ma monocorde e un po’ confusionario. Però almeno parla a braccio.

15,24 Parla la deputata De Torre del Partito Democratico e dice che l’Italia ha le truppe attorno al Parlamento “come un paese del Quarto Mondo”.

15,23 Andrea Sarubbi su Twitter conferma che i deputati e i ministri della maggioranza sono tornati rapidamente in aula approfittando del tempo impiegato dagli interventi dei loro colleghi. Il primo tentativo dell’opposizione è andato a vuoto.

15,22 La Camera respinge per undici voti.

15,20 Si vota.

15,20 Parla Maurizio Paniz del PdL, relatore del disegno di legge.

15,19 Dussin sta argomentando ampiamente su un provvedimento di dieci anni fa sulle rogatorie internazionale. L’opposizione ha interesse a perdere tempo. Il fatto che perda tempo anche la maggioranza non è bel segno per la sua stabilità.

15,16 La maggioranza teme la giornata di oggi: sono previste parecchie votazioni, quasi duecento, la seduta dovrebbe proseguire a oltranza e Gianni Letta ha detto che «oggi sarà una giornata difficile».

15,15 Interviene Dussin della Lega Nord, anche lui contrario al rinvio in commissione.

15,11 Interviene anche Iannaccone e anche lui scandisce una parola alla volta.

15,07 La seduta andrà avanti tutto il pomeriggio e proseguirà stanotte, il centrodestra spera di arrivare al voto domani sera o al massimo giovedì mattino. Baldelli sta parlando pianissimo.

15,06 Parla Baldelli del PdL e prende tempo per far tornare in aula tutti i deputati del centrodestra.

15,04 Manco il tempo di cominciare che scatta la prima trappola: Giachetti del PD chiede di votare subito sul rinvio del testo in commissione. Un intervento a favore, un intervento contro, poi si vota.

15,03 La seduta è cominciata.