Acrobazie metropolitane

Jonathan Lucas, designer inglese, monta insieme foto di atleti (o artisti?) che praticano il Parkour

Chi non sa cos’è il Parkour può farsene un’idea guardando questo breve video: nato in Francia agli inizi degli anni ’80, è una disciplina atletica metropolitana che consiste nel superare ostacoli, scalare muri, saltare da un palazzo all’altro nel modo più acrobatico ed efficiente possibile. Lo si potrebbe definire l’arte estrema della fuga: conosce una nuova e rinforzata popolarità grazie a film, documentari e, ovviamente, alla diffusione capillare di video e foto su internet.

My Modern Met intervista Jonathan Lucas, autore delle foto che vi proponiamo, che condivide alcuni dettagli tecnici del suo lavoro e spiega il suo legame con quello che definisce una forma d’arte:

Il Parkour è diventato un movimento globale (chiamarlo sport non gli rende giustizia, è quasi una forma d’arte e uno stile di vita). È gratis, quindi tutti possono praticarlo. Spesso le persone camminano inibite da limiti mentali che impediscono loro di esplorare il mondo al pieno della loro fisicità.Il Parkour è un’abilità dimenticata, primitiva, che attende di essere riscoperta e abbracciata. È anche un investimento, perché insegna a chi la mette in pratica ad apprezzare il mondo e le persone che li circondano, che si tratti di ambiente urbano o meno. Migliaia di persone sono coinvolte, ed è un numero in crescita.

Mi piacerebbe dire che partecipo anche io alle acrobazie, ma mi limito a stare dietro alla macchina fotografica, e per ottime ragioni. Il Parkour però è contagioso, è impossibile non tentare qualche acrobazia dopo aver apprezzato la grazia e la semplicità dei movimenti di chi lo pratica.