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  • Sabato 14 agosto 2010

“Questa è l’America”

Il presidente Obama si schiera a favore della costruzione di una moschea a Ground Zero

** RETRANSMISSION TO CORRECT DATE OF ATTACK ** President Barack Obama hosts an iftar dinner, the meal that breaks the dawn-to-dusk fast for Muslims during the holy month of Ramadan, in the State Dining Room at the White House in Washington, Friday, Aug. 13, 2010. For over a billion Muslims, Ramadan is a time of intense devotion and reflection. Obama emphasized the American tenet of religious freedom just as New York City is immersed in a deeply sensitive debate about whether a mosque should be built near the site of the World Trade Center that was destroyed during the September 11, 2001 terror attacks. (AP Photo/J. Scott Applewhite)
** RETRANSMISSION TO CORRECT DATE OF ATTACK ** President Barack Obama hosts an iftar dinner, the meal that breaks the dawn-to-dusk fast for Muslims during the holy month of Ramadan, in the State Dining Room at the White House in Washington, Friday, Aug. 13, 2010. For over a billion Muslims, Ramadan is a time of intense devotion and reflection. Obama emphasized the American tenet of religious freedom just as New York City is immersed in a deeply sensitive debate about whether a mosque should be built near the site of the World Trade Center that was destroyed during the September 11, 2001 terror attacks. (AP Photo/J. Scott Applewhite)

Obama si è schierato a favore della controversa costruzione di una moschea nelle vicinanze di Ground Zero, a New York. Ieri sera, durante la tradizionale cena che la Casa Bianca offre ai principali politici e ambasciatori di fede musulmana durante il Ramadan, il presidente statunitense ha affrontato la questione che da diverse settimane divide l’opinione pubblica e le stesse comunità religiose.

Come cittadino, come presidente, credo che in questo paese i musulmani debbano avere lo stesso diritto di praticare il loro culto di tutte le altre persone. Capisco benissimo le emozioni che suscita questo dibattito. Ground Zero è davvero un luogo sacro. Ma questa è l’America, e il nostro impegno a favore della libertà religiosa dev’essere incrollabile. Il principio che le persone di tutte le fedi religiose sono benvenute in questo paese, e non saranno trattate diversamente dal loro governo, è essenziale per determinare chi siamo.

Nelle ultime settimane in molti avevano chiesto a Obama di prendere posizione, e l’addetto stampa della Casa Bianca Robert Gibbs aveva avvertito che il presidente non si sarebbe occupato di questioni di politica locale. Secondo il New York Times, diversi assistenti di Obama avrebbero confermato che da tempo il presidente aveva un’opinione favorevole sull’opportunità di costruire la moschea, ma davvero la Casa Bianca non voleva interferire nelle decisioni che competono a un singolo stato.

Nelle ultime settimane, il sindaco di New York Michael Bloomberg aveva ribadito lo stesso concetto, dicendosi favorevole alla costruzione della moschea. Il fronte dei contrari continua però a essere affollato e rumoroso. Ieri Rick Lazio, candidato repubblicano a governatore dello stato di New York, ha risposto a Obama dicendo che “la questione non ha a che fare con la religione ma con la sicurezza”. Sarah Palin ha parlato di “provocazione non necessaria”. La stessa Anti Defamation League, un’associazione ebraica contro le discriminazioni religiose, ha espresso parere contrario alla costruzione della moschea.

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