Sunday Post

Cose da leggere mentre aspettate le stelle cadenti

Albanians are eagerly reading the morning papers in a park of the insurgent town of Vlora, Friday morning, April 18, 1997. The town, in opposition to Albania's president Sali Berisha, is expecting Greek and Italian troops to secure international aid delivery. (AP Photo/Diether Endlicher)
Albanians are eagerly reading the morning papers in a park of the insurgent town of Vlora, Friday morning, April 18, 1997. The town, in opposition to Albania's president Sali Berisha, is expecting Greek and Italian troops to secure international aid delivery. (AP Photo/Diether Endlicher)

Secondo i moderni sistemi di rilevazione del traffico online (quelli “in tempo reale”, che ci permettono di dire da qui: “ehi, tu! Dico a te!”) diverse decine di migliaia di voi sono tuttora davanti al computer e cliccano sul bookmark del Post, malgrado sia il primo weekend di agosto e il bollino nero aderisca adesivo alla penisola. Sarà la crisi come dicono i giornali, sarà che avete da fare come noi, ma insomma il Post vi ringrazia di giustificare il fatto che pure noi stiamo qui invece di chiudere fino all’8 settembre come il parlamento. Alcune discussioni in redazione del tenore pubblichiamo-le-repliche-dei-pezzi-di-aprile-tanto-chi-vuoi-che-ci-sia sono state dunque stroncate dai dati statistici, e alla fine siamo stati costretti a darci da fare per inventarci cose dignitose anche questa settimana. Tra le quali abbiamo fatto la consueta selezione di ciò che è piaciuto di più a voi e ciò che è piaciuto di più a noi, e i due insiemi si sovrappongono ampiamente e quindi la lista oggi è più confusa.

Cominciamo dagli articoli più letti sul Post questa settimana.

La trentaquattresima, ché ci aveva colpito l’intervento appassionato di Chiara Moroni alla Camera mentre tutti guardavano altrove
La storia di Fini e della casa a Montecarlo, un’inchiesta giornalistica in cui tutti si sono mossi in ordine sparso e con intenzioni diverse, e noi abbiamo aspettato per setacciarla e poter fare una sintesi equilibrata
I contenuti nascosti di Toy Story 3, in cui ci siamo limitati a riprendere una raccolta di immagini ma evidentemente ne valeva la pena

Con distacchi minimi, per cui valgono una menzione, si sono anche piazzati tra i più letti i seguenti:

Il mandante, dove si segnalavano le sfacciate manovre del ministro Bondi perché i giornali incastrino il presidente della Camera
I dodici minuti inediti del finale di Lost, che sono ciò che dice il titolo e hanno scoperchiato una montagna di nostalgie nel giro delle ultime 36 ore

Questa settimana non abbiamo dovuto scendere molto nella classifica degli articoli più letti per trovare i preferiti dalla redazione, perché i nostri giudizi e quelli dei lettori si sono piuttosto sovrapposti. Aggiungiamo quindi ai precedenti questi:

La guida di Berlino, che continua a raccogliere arricchimenti, e fateci sapere quando tornate
Balcone 2.0, dove Gipi si è di nuovo cimentato nella sola scrittura (un’arte minore, rispetto al disegno)

E poi, per ragioni sparse:

L’orecchino di Nichi Vendola, che è online da sole 24 ore, ma la bizzarria della proposta di Repubblica ha colpito molti
Le prime risposte sulla Love Parade, perché ci teniamo a seguire le storie anche quando sembra che da un giorno all’altro non gliene freghi più niente a nessuno

Come sempre, concludiamo coi più letti sui blog del Post:

Dati causa e pretesto di Filippo Facci
Cosa mi aspetto dal domani di Francesco Maggio
Un universo senza Big Bang? Non proprio di Amedeo Balbi

Buona domenica, se non ci dovessimo rivedere. Le stelle cadenti in realtà pare arrivino in forze tra qualche giorno.