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  • Mercoledì 30 maggio 2012

Romometro

Nuovo cambio di ritmo del blog, che da oggi avrà in sostanza un post solo, questo, seppure in evoluzione e aggiornamento. È un tentativo di fare un punto della situazione permanente su ciò che va e non va, messo in numeri. Poi per le cose più dinamiche e dalla strada c’è sempre l’account su Twitter.

Ogni voce ha un indicatore ed eventuali commenti e link a supporto. In alcuni casi il punteggio è da prendere come una specie di voto, in altri indica una progressione per arrivare a un obiettivo, o eliminare un problema (in questi casi la barra è al contrario). Come tutte le cose soffrirà di un po’ di assestamento iniziale, per cui stra-ben vengano i commenti, anche per proporre nuove voci che è già previsto aumenteranno.

Mobilità

 

Politiche per la viabilità

Se c’era una cosa da non fare, qui nella capitale mondiale del divieto di sosta, era dare un qualsiasi segnale di poter continuare a utilizzare l’auto, dato che questi segnali vengono presi piuttosto alla lettera. Le due cose più gravi sono stati lo smantellamento dei cordoli delle corsie preferenziali, perché “sono pericolosi” (legittimando in sostanza chi non sta nelle proprie corsie) e gli abbonamenti e le facilitazioni sulle strisce blu, pure ridimensionate, invece di renderle dieci volte più care. Il discorso comunque è ampio e si intreccia con altri parametri qui di seguito.

Uno studio sui modelli di viabilità

Politiche per la ciclabilità

Qualche contentino qua e là, ma si vede lontano un miglio che non c’è la minima volontà di andare fino in fondo. Due esempi su tutti: il bike sharing fatto solo per dire di averlo, che comunque ci racconta qualcosa anche sulla maturità sociale della città, visto che le bici sono quasi tutte danneggiate, quando non rubate. Ci sono poi anche le piste ciclabili fatte “per dovere”, tronche, con le macchine e i camion del carico e scarico sopra.

D’altra parte, ci sono anche i ciclisti, eroici nel senso più strettamente mitologico del termine. Chiedono cose costruttive, che di principio va anche bene, ma per essere costruttivi a volte devi essere prima distruttivo (eliminare le auto), altrimenti parli un linguaggio non udibile. Esempio: ha senso chiedere le “zone 30” se già ora non c’è in assoluto la percezione del limite di velocità? Qualcuno ha mai visto un qualsiasi limite di velocità rispettato?

Bike sharing (foto) | Confronto con altre città | Modelli di bike sharing

Sanzioni statiche (divieto di sosta)

Semplicemente, dovrebbero essere 20 volte di più. Il problema è che c’è la doppia tenaglia della (presunta) perdita dei voti sia dei cittadini che dei commercianti, in nome della quale sono stati svenduti i nostri polmoni. Con il nuovo comandante Raffaele Clemente si sta però almeno avviando qualche meccanismo di partecipazione tecnologica dei cittadini, e sembra anche che qualche multa in più si veda, ma la strada è ancora lunghissima almeno finché non si deciderà di toccare le zone di divieto di sosta consolidato 24 ore su 24 (p.le Clodio, v.le Marconi e via dicendo).

Vigili in inazione | Piazza Cavour | Marciapiedi | Via Pinciana | Colosseo | Via Veneto – 23 | Campidoglio | Doppia fila su parcheggio persone con disabilità |  Video che spiega 30 anni di storia di Roma | Pincio | Via Teulada (con parcheggio interrato) | Arco di Travertino (con parcheggio interrato) | Via Capitan Bavastro | Piazza San Giovanni | Via Nizza | Piazza della Scala

Segnalazioni via Twitter

Sanzioni dinamiche (limite di velocità, alcol, guida col cellulare ecc.)

Qualcosa si muove sul fronte notturno, di posti di blocco in giro se ne vedono, anche se sarebbe interessante avere i dati sulle multe per mancato uso delle cinture posteriori, per esempio. I cellulari alla guida invece sembra che li abbiamo persi, forse si stia avverando quel meccanismo di uscita dal controllo di cui sopra. Fermatevi a un qualsiasi incrocio e contate quanta gente guida parlando.

Mezzi pubblici

rm-45

Drammaticamente bloccati per tutto quanto detto sopra, resta comunque il fatto che se pure manca la metropolitana, per colpe italiche di lungo e breve periodo, esiste una linea di autobus “sovietica” per quanto è capillare. Tenendo gli occhi aperti e aiutandosi con il rinnovato Cerca Percorso di romamobilità ci se la cava in maniera decente.

Tecnologia a parte, che comunque non copre tutto, resta solo quella mancata certezza del diritto sugli orari, che ti spingono a dover uscire sempre un po’ prima in base a quel principio per cui godiamo delle nostre vite all’80% (altro indicatore da mettere). Una corsa che salta, un mezzo che si rompe, una discussione da finire al capolinea su un rigore che non c’era (certi lunedì sono terribili) generano in generale stress e poca fiducia, e a volerla dire tutta contribuiscono alla solita sensazione che qui si possono non rispettare le regole.

Evasione (video) | Riflessioni a poca distanza dall’insediamento di Ignazio Marino | Scene quotidiane | Sogni

Velocità reale dei mezzi pubblici su quella potenziale

Doppie file a parte, un esempio per capire come ragionano: il tram 8, cioè l’unica cosa che funziona a Roma (tranne il display marziano), avrebbe già la tecnologia per avere tutti i semafori verdi. Solo che è spenta (!). Perché? Perché sennò si “blocca” il lungotevere. Oh, si blocca il lungotevere… Invece di prendere due piccioni con una fava, e creare un tram (ancora più) veloce che rivoluzionerebbe la mobilità fino a Benevento, loro spengono il congegno.

Per non parlare di come è stato prolungato: senza protezioni, creando nuovi semafori e incroci tra flussi di traffico, invece di pedonalizzare almeno via Florida.

Taxi

In coda a qualsiasi classifica sulla qualità del servizio, i taxi a Roma sono anche un problema di ordine pubblico, considerando chiaramente anche gli abusivi – “serve un taxi?” – che però essendo in un territorio in cui la Repubblica Italiana non ha giurisdizione (la principale stazione della Capitale dello Stato), non si riescono a fermare.

Comunque, anche quelli legali i romani di certo non li prendono da tempo, ad esempio non esistono le file di auto fuori dai locali notturni, anche perché se parliamo poi di multe di notte fuori dai locali notturni li tocchiamo proprio lo zero Kelvin. Campano fondamentalmente con il turismo e con qualche milanese in trasferta di lavoro.

Parcheggi sotterranei

Sembra uno degli ambiti in cui l’amministrazione si sta dimostrando più convinta, e qualcosa si sta sbloccando nel non consapevole tentativo di adeguarsi al mondo. Nel giro di qualche anno questi parcheggi si faranno e si eliminerà formalmente il “grande alibi” (“non ci sono posti”). Tenete in caldo la frase “sì ma c’è un parcheggio a pochi metri” quando chiamate i vigili, e vediamo che succede.

Il fallimento di piazza Cavour | Pincio | Cosa rimane in superficie senza le multe | Arco di Travertino

Nota: ok, ci sono molte voci sulla mobilità, ma se si sblocca quella, si sblocca tutto. È paradossalmente anche il terreno più facile sui cui lavorare, e ci si guadagna pure (multe). Per una sintesi efficace su 30 anni di storia della viabilità a Roma, è fortemente consigliato guardare questo video.

Società

 

Criminalità

 

C’è una crescente parte di criminalità organizzata che vive fasi di assestamento per il controllo del territorio, e lo si capisce perché si sparano abbastanza tra di loro. Ugualmente preoccupanti sono però i momenti di tregua, perché significa infiltrazione avvenuta, sia negli storici settori in cui opera (droga e prostituzione in primis) che in attività economiche lecite.

Comunque, se non stai in quei giri in linea di massima te la cavi abbastanza anche senza morire. Poi c’è anche una più piccola e generalizzata criminalità liquida, che origina dall’arte di arrangiarsi data dalla circostanza che qualcuno, nelle grandi città, resta sempre escluso. Questo già avviene in buona parte del mondo, anche dove gli amministratori cercano di operare con meccanismi programmatici e non sulle colonne portanti dell’Italia: ignoranza & arroganza.

Magari qui ci si scontra addosso un po’ di più per quella sensazione di impunità diffusa, che si fa scudo dello stesso degrado che contribuisce a creare raggiungendo via via nuovi standard. Ad esempio l’attuale possibilità di fatto di parcheggiare di fronte agli scivoli dei disabili (e la misteriosa coscienza di quelli che lo fanno) non è più un problema di viabilità, ma un problema di “grado” a cui siamo arrivati.

 

Falsi invalidi

Non che il 60% della popolazione sia falsa invalida (oddio…), ma il dato riferito alla pura esistenza del fenomeno, alla sua difficile quantificazione e alla difficoltà di eliminarlo.

 

Persone con disabilità che vanno in giro

A Roma si vedono in giro meno persone con disabilità che a Pyongyang, ci avete fatto caso? Ce ne sono di meno? Ne nascono di meno? No, semplicemente non possono materialmente uscire di casa (a meno di non fare solo il giro dell’isolato, cosa in alcuni casi neanche possibile), né salire su un mezzo pubblico.

Da monitorare se eventualmente escano di notte (chiaro: non a Trastevere o a Testaccio), sarebbe un’immagine poetica la città che si anima di carrozzine.

Doppia fila su parcheggio persone con disabilità

Commercio

 

Commercio ambulante

Una media tra il 10 del commercio ambulante “puro” con i teli in terra fatto da cittadini immigrati schiavi della criminalità organizzata – vagamente riconosciuto come da combattere – e lo zero totale e senza appello delle orrende bancarelle che vendono paccottiglia (il dato veramente indicativo, comunque, è che la gente la compra), ciascuna con il suo intoccabile camion-chioccia parcheggiato in divieto. Quando non è lo stesso camion a essere il negozio, come nel caso dei camion-bar attorno ai monumenti più visitati.

Classica situazione che verrà risolta tutta insieme per toccamento del fondo. Quindi buone notizie: più o meno ci siamo.

Bancarella con camion in divieto di sosta | Campidoglio | Qualcosa si muove nel primo Municipio | Torrevecchia | Camion-bar | Via Tuscolana | Via Cola di Rienzo | Via Principe Amedeo

Pubblicità esterna

Forse bisognerebbe introdurre i numeri negativi qui. Che dire, la città con più impianti al mondo, e soprattutto con più ditte che mettono impianti. Si è creata una situazione ingarbugliatissima, ma ci stiamo sedendo su questo per dire che nulla si può fare. Nel frattempo la gente ci muore addosso. Per il resto quasi tutti i partiti usano manifesti abusivi per pubblicizzare riunioni, manifestazioni, sagre, feste, mercatini, auguri e qualsiasi altro sospiro abbiano in mente.

Vele pubblicitarie all’Eur | Riflessioni sull’attacchinaggio politico | Viale Libia | Un po’ di storia | Via degli Orti di Cesare | Rassegna stampa 2013 (Cartellopoli) | Storia | Via Anastasio II | Adesivi

Evasione fiscale

Valore che può variare un po’ dal centro alla periferia.

Varie

 

Emergenza casa/affitti

Ci dice anche qualcosa sulle modalità di ragionamento della nostra specie umana. Quando si tratta di fare un ragionamento collettivo di rinuncia per un vantaggio per tutti, nessuno fa quella rinuncia (es. non prendere auto e moto tutti i giorni come se stessimo negli anni Cinquanta), quando però il ragionamento colletivo porta a un vantaggio inividuale, allora si fa (es. tenere alloggi sfitti per far salire i prezzi).

Botticelle

Ci sono ancora. I cavalli potrebbero a breve essere trasferiti in un nuovo maneggio, abbandonando quel luogo misterioso e inaccessibile dove sono ora, ma resta il fatto che il cavallo è un animale molto sensibile (come tutti gli animali, per giunta). Anche a Vienna ci sono, ma c’è una pedonalizzazione del centro vagamente più rispettata, e qui in un’ora vengono suonati più clacson che lì in dieci anni, così come le temperature sono un po’ più altine d’estate, oltre a tutto il resto.

Decoro

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