Going Gaga

Lady Gaga, probabilmente, la conoscete.
Brandon Jennings, magari, no.
La prima canta, ovviamente. Il secondo invece gioca a basket.
In comune sembrano non avere davvero nulla, ma potrebbe anche non essere così scontato.
Nell’estate di due anni fa, Stefani Joanne Angelina Germanotta faceva uscire il suo primo album.
Brandon Jennings firmava il suo primo contratto da professionista per giocare a basket, e lo faceva a Roma, a neppure vent’anni.
Lei intitolava il suo debutto “The Fame”, lui “la fama” la cercava sui nostri parquet.
Se ne parlò parecchio, del giovane Jennings, sui media italiani e su quelli americani, da ESPN al New York Times, che nella Città Eterna spedirono reporter su reporter. D’altronde BJ era il primo liceale che (complici voti scolastici non proprio da primo della classe), snobbava il canonico passaggio universitario, divenuto obbligatorio per approdare alla NBA, scegliendo invece la carriera professionistica all’estero. Gioventù & Soldi, “Young Money”, come il tatuaggio che sfoggiava sulla schiena.
Da quell’esordio la signorina Germanotta di strada ne ha fatta parecchia, e altrettanto si può dire per Mr. Jennings – anche in senso letterale.
La “vacanza romana” del prodotto di Compton, Los Angeles – chiusa con più ombre che luci sul campo – lo proiettò comunque nella Top 10 del Draft NBA 2009, e così da Roma passò a Milwaukee, a giocare per i Bucks. In ben altre Top 10, intanto – quelle di Billboard e affini – si muoveva ormai con disinvoltura Lady Gaga.
Lei capace di vincere il Grammy per l’Album dell’Anno all’esordio, lui di segnare 55 punti (!) già alla sua settima partita NBA.
Fin qui il percorso quasi parallelo di questi due “twenty-something”. Che smette di essere parallelo ed entra improvvisamente in rotta di collisione stasera.
Al Bradley Center, l’arena da 20.000 persone che è il campo di casa di Jennings e dei suoi Bucks.
Un palazzetto che stasera sarà strapieno per lei, che fa tappa a Milwaukee col suo “Monster Ball” Tour.
Brandon Jennings, che di solito è l’attrazione numero uno sotto i riflettori, questa volta sarà tra il pubblico.
Perché a BJ Lady Gaga piace parecchio.
Basta guardare qui per capirlo.

Mauro Bevacqua

Nato a Milano, nel 1973, fa il giornalista, dirige il mensile Rivista Ufficiale NBA e guarda con interesse al mondo (sportivo, americano, ma non solo).