Ricondursi al caso precedente

Inizio con l’esporvi un problema matematico. Prendete un mazzo di (52) carte, mischiatelo, e poi girate le carte a due a due. Un bravo prestigiatore è capace a fare in modo che tutte le coppie siano composte da una carta rossa e una nera; ma immaginate che il mazzo sia stato mischiato bene e quindi le coppie siano scelte in maniera davvero casuale. Qual è allora la probabilità che tutte le ventisei coppie siano formate da una carta rossa e una nera?

Prima di passare a risolvere il problema, così avete a disposizione un po’ di tempo in più per pensarci, ecco una “barzelletta matematica”. A un matematico e a un fisico viene chiesto di specificare tutte le operazioni da fare, avendo a disposizione un pentolino, un uovo, un fornello, un rubinetto e un orologio, per cuocere un uovo sodo. Entrambi rispondono “si riempie il pentolino d’acqua, si accende il fuoco, si aspetta che l’acqua bolla, si mette l’uovo nel pentolino, si aspettano quattro minuti, si spegne il fuoco e si prende l’uovo”. Come seconda domanda viene chiesto di specificare cosa fare se il pentolino è pieno d’acqua. Il fisico risponde “si accende il fuoco, si aspetta che l’acqua bolla, si mette l’uovo nel pentolino, si aspettano quattro minuti, si spegne il fuoco e si prende l’uovo”; il matematico “si svuota il pentolino e ci si riconduce al caso precedente”.

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Maurizio Codogno

Matematto divagatore; beatlesiano e tuttologo at large. Scrivo libri (trovi l'elenco qui) per raccontare le cose che a scuola non vi vogliono dire, perché altrimenti potreste apprezzare la matematica.