Arrestatemi (Sky e la pirateria)

Toh, sono ritornato ad essere un pirata. Arrestatemi pure, sono qui per confessare.

Per molti anni su Internet essere un pirata informatico è stato inevitabile. La miopia e lo spaesamento dell’industria dei contenuti erano talmente vaste che semplicemente non lasciavano alternative. Napster e gli altri sistemi di condivisione dei contenuti sono nati così. Da questa asimmetria. La pirateria, oltre a molto d’altro, ha riempito uno spazio di intelligenza e di cultura inevitabili (sì, anche di cultura, i siti di condivisione hanno tenuto in vita manufatti che diversamente sarebbero andati perduti per sempre, i pirati erano a volte anche una sorta di amanuensi digitali), mentre le major dell’intrattenimento, stupide come capre, urlavano “arrestateli tutti” stringendosi al petto i propri CD e i propri VHS e mettendo al lavoro pattuglie di legali per portare davanti ad un giudice la vecchina di NY attraverso la cui connessione internet qualcuno aveva scaricato illegalmente dieci mp3 di musica rap (cfr. il colpevole era il nipote).

Poi c’è stato un periodo intermedio, quello nel quale ha iniziato a diffondersi l’ipotesi che forse tutti questi milioni di pirati non erano poi persone così cattive e che sarebbe bastato costruire piattaforme ampie ed eque per riportarli dalla propria parte. Nacque allora l’idea del jukebox celestiale entro il quale, per la prima volta, tutta la musica del mondo poteva essere compresa. EFF produsse uno storico paper nel quale si sosteneva che se ciascuno dei milioni di pirati avesse pagato qualche spicciolo ogni mese molte cose potevano forse ricomporsi nel difficile rapporto fra artisti, intermediari e fruitori. E anche a quei tempi le major continuarono a chiudere gli occhi, tenendo i propri preziosi supporti fisici ben stretti al petto o, nella migliore delle ipotesi, provando a vendere versioni digitali dei propri manufatti a prezzi altissimi, su siti web impresentabili e con limitazioni tecniche gigantesche. Poi arrivò Steve Jobs e ridusse tutti a più miti consigli. Con iTunes Music Store nacque il primo abbozzo di negozio minimamente in linea con le aspettative dei clienti digitali, almeno in parte recuperati dal girone infernale dei pirati del web da trascinare in massa in tribunale.

Vi risparmio i passaggi successivi, la nascita di Spotify e Apple Music, Netflix e Prime video, tutte piattaforme basate su quella vecchia idea di EFF di luoghi digitali ampi e omnicomprensivi, riuniti da un unico mantra di usabilità e intelligenza: rendere la pirateria più complicata e meno efficiente del proprio abbonamento mensile.

E comunque no, nonostante la mia famiglia paghi un abbonamento musicale mensile, un abbonamento a Sky, uno a Prime e uno a Netflix, questa mattina ho aperto torrent ed ho scaricato una serie TV.

Sono a casa malato, ho più tempo del solito, nei giorni scorsi in diverse occasioni ho letto commenti di miei contatti di rete che parlavano bene di Billions, una serie TV trasmessa da Showtime che è giunta alla seconda stagione. Vedo che in Italia la trasmette Sky. Accendo la TV e decido di dare un’occhiata al pilot. Non sono un grande esperto di Sky (la guardano prevalentemente le mie donne), frugo un po’ e trovo gli episodi della 2° stagione in “Serie TV”, ma a me serve la prima e scopro che Sky ha messo la prima stagione di quella serie in un altro folder che si chiama Box Sets (?). Vado per far partire il famoso film, il sistema mi chiede se lo voglio vedere in HD o SD (?) e poi mi dice che no, non posso vedere la prima serie di Billions (la 2 sì), perché il mio abbonamento non la comprende.

Ora il mio abbonamento (ho controllato) comprende tutto tranne che il calcio, per la bella somma di circa 60 euro ogni mese che la mia famiglia paga senza fiatare da oltre 10 anni. Scopro che l’imperdibile Box Sets è gratuito per tutti coloro che si sono abbonati dopo il 3/7/2012 (?) ma non per i vecchi clienti come me. Scopro che costerebbe 5 euro/mese ma dal mio “fai da te” del pessimo sito Sky l’opzione è grigina e non attivabile (l’unica cosa che vogliono vendermi con convinzione è l’opzione calcio). Qualcuno in rete mi dice che se telefono al numero dell’assistenza (a pagamento) o se apro una chat con Sky il pregevole servizio forse mi verrà attivato gratis. Purtroppo a quel punto francamente il mio tempo è scaduto e la mia pazienza verso i barocchismi e le incompetenze di Sky esaurita.

Ho aperto torrent e scaricato la prima stagione di Billions. Stasera la guardo e poi vi dico. Sempre che non mi arrestino prima.

Massimo Mantellini

Massimo Mantellini ha un blog molto seguito dal 2002, Manteblog. Vive a Forlì. Il suo ultimo libro è "Dieci splendidi oggetti morti", Einaudi, 2020