I nomi dei morti

Passeggiando nel cimitero di una grande città, il giorno dei morti, possiamo osservare il volto degli uomini e delle donne fotografati negli ovali sopra le lapidi. Non s’incontrano soltanto volti fermi in posa, che non sorridono mai – o molto raramente e solo a partire da epoche recenti – e capigliature desuete, baffoni alla Francesco Giuseppe e chiome da Ophaelie preraffaellite. Non ci sono solo papillon, macchie color seppia e graniti anneriti decorati con mesti elementi vegetali, con uccellini di bronzo, con angioletti, falci e martello, stelle di Davide, e l’incisione di lettere alpha e omega e di lettere Z gotiche che sembrano discendere da codici medievali, ed epitaffi che ci parlano ancora e pongono un epiteto sotto il nome del defunto (“Morto per la patria”; “Uomo giusto”; “Uomo gaio”; “Filantropo”; “Operaio filantropo”; “Esempio di madre e compagna”; “Garibaldino e fervente mazziniano”; oppure “Lottò per tutta la vita” e “Profondamente persuaso che ciascun uomo ha il dovere di contribuire nel limite delle sue forze al trionfo di quelle idee […]” ecc.), e l’indicazione delle relative professioni (“Tipografo”; “Avv.”; “Avv. Comm.”; “Ing.”; “Dr.”; “Medico chirurgo”; “Sociologo”; “Botanico naturalista”; “Agronomo”; addirittura “Micrografista”), ma soprattutto s’incontra, segnata nella pietra, una onomastica praticamente estinta, che forma tra le lapidi dei cimiteri un enorme archivio dei nomi propri. Tantissime Clelia (perché?) e tantissimi Napoleone e nomi che provengono dall’Orlando Furioso (Ariodante), da un romanzo di Zola (Germinal), dal mondo greco-romano (Apollonia), germanico (Ildegarda), biblici e verdiani (Abigaille). Un’Atlantide di nomi scomparsi…

…Edgardo, Enoch, Ergisto, Esanto, Ercolina, Mercede, Isoletta, Usiglio, Scipione, Aronne, Teodora, Timoleone, Albino, Ippolito, Edvige, Ariodante, Pompeo, Teresita, Viscardo, Corilla, Onorato, Generosa, Franzina, Lenin, Quintilio, Bruto, Vespasiano, Taltibio (che nella foto suona un violino), Enlio, Pelia, Nilla, Milla, Ottone, Olimpio, Gioachino, Gigetto, Pepita, Cristofano, Juanita, Re, Ermelinda, Elvezio, Odoardo, Tranquillo, Popi, Mentore, Germinal, Universo, Urano, Latino, Astianatte, Zemira, Abigaille, Ismaele, Fioravante, Lutero Abissino, Aristide Luterotto, Eulalia, Elfriede, Europa, Armida, Opelia, Sincero, Osio, Spartaco, Avio, Apollonia, Aristo, Ampelio, Teodolinda, Ildegarda, Nera…

Ivan Carozzi

Ivan Carozzi è stato caporedattore di Linus e lavora per la tv. Ha scritto per diversi quotidiani e periodici. È autore di Figli delle stelle (Baldini e Castoldi, 2014), Macao (Feltrinelli digital, 2012), Teneri violenti (Einaudi Stile Libero, 2016) e L’età della tigre (Il Saggiatore, 2019).