Breve storia di un padre e un figlio

Stephin Merritt è un grande cantautore americano. A 47 anni ha incontrato per la prima volta suo padre, Scott Fagan, che a sua volta è stato un cantautore, figlio e nipote di cantautori. I due si sono incontrati. Non è chiaro, da quanto uscito su internet, se Stephin sapesse del padre, mentre Scott ha dichiarato di aver scoperto soltanto di recente di avere un figlio e che quel figlio è uno dei cantautori più rispettati della sua generazione.

Scott ha ascoltato le canzoni composte da Stephin, autore con i Magnetic Fields di un ambizioso, memorabile, plurirecensito e incensato triplo concept album sulla canzone d’amore uscito alla fine degli anni ’90: 69 Love Songs. «Quando ho ascoltato le canzoni per la prima volta, sono rimasto a bocca aperta. Era come se avessi sentito me stesso cantare qualcosa che avevo iniziato a scrivere e che in qualche modo inspiegabile, poi, avevo dimenticato». Adesso Scott ha messo un annuncio su Kickstarter per finanziare un disco di cover del figlio, dal titolo Scott Fagan Sings Stephin Merritt. Scott ha detto che questo è il suo omaggio non soltanto al figlio, ma a un concetto di suo conio, che ha definito così: «multigeneration musicality». Qualcosa che si trasmette di padre in figlio, evidentemente. Il talento? Il gusto? Nel caso di Scott, qualcosa che ha avvertito nella musica, nelle strutture, nel linguaggio del figlio, nonostante non si fossero mai visti. Una certa famigliarità, avrebbe detto il filosofo Ludwig Wittgentsein. Questo è il video caricato su Kickstarter.

Ivan Carozzi

Ivan Carozzi è stato caporedattore di Linus e lavora per la tv. Ha scritto per diversi quotidiani e periodici. È autore di Figli delle stelle (Baldini e Castoldi, 2014), Macao (Feltrinelli digital, 2012), Teneri violenti (Einaudi Stile Libero, 2016) e L’età della tigre (Il Saggiatore, 2019).