Come farla franca quando si viene accusati di stupro

Ora che il suo processo per violenza sessuale è stato annullato Bill Cosby «vuole tornare al lavoro». E sì, sembra una minaccia: impiegherà parte del suo tempo, oltre che a prepararsi per il secondo processo, ad incontrare i giovani e a parlare di aggressioni sessuali. Ma di che cosa esattamente?

Gli incontri (e Cosby ha già ricevuto molti inviti, dicono i giornali statunitensi) saranno rivolti in particolare agli atleti, ai giovani atleti, ma anche agli «uomini sposati», ha spiegato ridacchiando il suo addetto stampa: «Questo problema (cioè essere accusati da decine di donne di aver abusato sessualmente di loro, ndr) può colpire qualsiasi persona giovane, soprattutto i giovani atleti di oggi. E hanno bisogno di sapere che cosa potrebbero affrontare quando sono fuori o fanno festa facendo cose che non dovrebbero fare. Vale anche per gli uomini sposati. Le leggi stanno cambiando. Sfiorare la spalla di qualcuno può essere considerato violenza sessuale. Bisogna quindi conoscere le leggi, la gente ha bisogno di essere educata e istruita».

Sfioramento della spalla a parte, imparare che cosa sia il consenso e cosa stabilisca la legge è certamente molto importante: andrebbe insegnato a uomini e donne, ad esempio da chi lavora ed è impegnato attivamente su queste questioni da secoli. Che a parlare di abusi sessuali scegliendo come interlocutori – per metterli in guardia dalle conseguenze  – i giovani uomini sia un uomo a sua volta accusato di aver drogato e stuprato delle donne è qualcosa di incredibile. Qualcuno che non è stato assolto, ma il cui processo è stato annullato, se proprio vogliamo essere pignole. Qualcuno che si è difeso dalle accuse dicendo che i rapporti c’erano stati, ma che erano consensuali e che ha comunque ammesso in tribunale di aver ottenuto del Quaalude con l’obiettivo di darlo a delle donne per “fare sesso” con loro. Qualcuno che ha dichiarato di sapere che ottenere quelle prescrizioni era illegale e che ha spiegato che il consenso non è basato sul “sì”: «Non l’ho sentita dire niente. E così ho continuato», ha spiegato.

Probabilmente tra i suoi insegnamenti ci sarà il suggerimento di non versare dei sedativi nei bicchieri. O potrebbe anche spiegare che la frase «stavo solo scherzando» spesso funziona, nei tribunali quando si ha la disavventura di essere accusati. Potrebbe infine suggerire che quando incontri una donna addormentata, la cosa più sicura per non avere casini è quella di non abusare di lei o di farlo al volo prima che si riprenda. Le nuove generazioni di maschi avranno effettivamente una gran fortuna ad avere un modello di ruolo così per imparare come muoversi tra leggi bacchettone e crudeli e in cui i maschi restano spesso incastrati. Oggi, vale la pena rileggere questa lettera, scritta da una ragazza stuprata nel 2015 da uno studente dell’università di Stanford. Sarebbe bello sapere se anche lei ha ricevuto degli inviti pubblici per parlare di aggressioni sessuali. Di competenza ne avrebbe parecchia.

Nel frattempo, Cosby ringrazia che ai suoi addetti stampa sia stata data l’occasione di annunciare la sua nuova missione:

Giulia Siviero

Per ogni donna che lavora ci vorrebbe una moglie. Sono femminista e lavoro al Post. Su Twitter sono @glsiviero.