Recensioni brevissime di libri difficili.

Alcuni libri difficili mi piacciono e altri no. Non amo quelli che si capiscono solo se si è studiato e apprezzo quelli in cui l’autore  rende la vita difficile al lettore (quasi) solo perché a scrivere è un tizio complicato. Inizio dunque una saltuaria rubrica che consiglia dei testi che per carattere, reperibilità o difficoltà rischiano di rimanere nell’ombra più di quel che meritano, così come di altri che considero sopravvalutati. Tutto a mio sindacabilissimo giudizio e in massimo cinque righe, nella speranza di incuriosire chi come me crede che le recensioni più interessanti sono anche le più opinabili e che se sono troppo lunghe tanto vale leggere il libro.

Ada o ardore, di Vladimir Nabokov

Ada o ardore

Non si capisce nulla sin dalle prime righe. Poi si capisce, a patto che si abbia la pazienza di entrare in un universo parallelo elegante e perverso (in senso buono, perché c’è un senso buono). Le descrizioni di rapporti sessuali hanno tutto da insegnare alla contemporanea letteratura erotica.

Trama: Due fratelli portano avanti un amore incestuoso da quando avevano dodici anni.
Reperibilità: Ottima, in qualunque libreria.
Voto: 90 su 100. il 100 no perché a volte lo fa apposta.

 

Pierre o dell’ambiguità, di Herman Melville

Pierre

Dopo essere stato infamato (dai contemporanei) per Moby Dick, Melville si prende ancora più libertà e scrive come gli pare. Se ne prende così tanta che neanche dopo  cent’anni il suo Pierre viene apprezzato a sufficienza. Forse tra altri cento si capirà.

Trama: Per non dare un dispiacere alla madre, Pierre abbandona la donna che ama e sposa la sorella per finta. Il piano fallisce e muoiono tutti.
Reperibilità: Fuori collana, trovate al massimo un’edizione Einaudi del 1943.
Voto90 su 100. il 100 no perché a volte esagera.

Ulisse, di James Joyce

ulysses

Bello, profondo, scritto magnificamente, tanto che l’ho quasi letto tre volte. E fino alla terza non sono riuscito ad ammettere che mi sono annoiato. Godibile da tre lauree dei primi del novecento in sù.

Trama: La giornata di un tizio.
ReperibilitàOvunque.
Voto: 68 su 100, davvero.

 

 

Francesco D'Isa

Artista e scrittore. Da quando è nato, nel settembre del 1980 a Firenze, Francesco D'Isa ama la sintesi e odia la biografia.