Su Twitter nessuno capisce le battute

L’utente di Twitter Rachel Burns ieri sera ha commentato con una battuta il concerto dell’ex membro dei Bee Gees Barry Gibb a Glastonbury, facendo riferimento al fatto che così tante canzoni della sua vecchia band erano diventate cover di altri gruppi famosi e dicendo scherzosamente: «È un peccato che Barry Gibb non abbia altre canzoni sue. Prima fa le cover dei Take That, poi dei Boyzone, ora degli Steps».

Come spesso accade su Twitter, però, la battuta non è stata capita e in tantissimi hanno cominciato a rispondere a Burns per spiegarle con estrema pedanteria che le canzoni che stava suonando Gibb erano sue, e non cover.

https://twitter.com/AdamTGaunt/status/879077555579625472?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.theguardian.com%2Fmusic%2F2017%2Fjun%2F26%2Fglastonbury-barry-gibb-bee-gees-covers-twitter-joke

https://twitter.com/Le_Jackal/status/879178743432052736

La cosa, tra risposte e contro risposte, è durata parecchio.

Poi è stata anche notata da qualcuno di molto seguito su Twitter e da qualcuno che HA CAPITO LA BATTUTA.

https://twitter.com/UncFestersPants/status/879153856172630016

Poi tutta la storia è arrivata sul Guardian.

I Bee Gees sono stati in attività dagli anni Cinquanta fino ai primi anni Duemila. Erano formati dai tre fratelli Barry Gibb, Robin Gibb e Maurice Gibb e hanno scritto moltissime canzoni di enorme successo: la più famosa è probabilmente “Stayin’ Alive” dalla colonna sonora della Febbre del sabato sera.