Ronda Rousey ha perso di nuovo

L’americana Ronda Rousey, considerata fino a pochi mesi fa la più forte lottatrice di arti marziali miste al mondo, ha perso il suo secondo incontro di fila, combattuto contro la brasiliana Amanda Nunes. È la sua seconda sconfitta in carriera, dopo quella ottenuta nel novembre 2015 contro Holly Holm. Dal 2010 al 2015 Rousey non aveva perso nemmeno un incontro della UFC, la principale lega che organizza incontri di arti marziali miste.

Rousey – che non è solo una lottatrice: ha recitato in vari film e scritto diversi libri – ha perso in 48 secondi, non riuscendo mai davvero a colpire Nunes. L’arbitro ha interrotto l’incontro e assegnato la vittoria dopo che Rousey aveva subito una serie di colpi in faccia: dopo la fine dell’incontro Rousey ha protestato brevemente con l’arbitro, poi è stata portata via in braccio dalla madre.

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Rousey ha 29 anni e ha iniziato a combattere nelle arti marziali miste nel 2010 dopo una carriera nel judo. Ha pubblicato un’autobiografia di successo ed è apparsa nel settimo film della saga di Fast & Furious. Il suo dominio nelle arti marziali miste è stato paragonato a quello di Mike Tyson nella boxe, alla fine degli anni Ottanta (lo stesso Tyson ha detto che guardando gli incontri di Rousey pensa a se stesso). Fino a cinque anni fa, però, Rousey lavorava ancora come barista.

Negli ultimi anni Rousey è diventata un personaggio che ha passato i confini degli appassionati di arti marziali miste: è apparsa nello Swimsuit Issue di Sports Illustrated, è stata intervistata da importanti quotidiani come il New York Times e il Wall Street Journal e nel 2015 ha vinto il premio ESPY – che si assegna ai migliori atleti americani dell’anno – come miglior atleta donna e miglior “lottatore” del 2015. Rousey è anche popolare per le sue posizioni molto femministe.