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  • Mercoledì 26 aprile 2017

Nella metro di Parigi c’è una campagna pubblicitaria abusiva contro il diritto all’aborto

Dalla scorsa notte su diversi treni della metropolitana di Parigi è comparsa – negli appositi spazi – una campagna pubblicitaria contro l’interruzione volontaria di gravidanza, con le facce di alcuni dei candidati alle elezioni presidenziali (dopo il ballottaggio sono rimasti in due, Macron e Le Pen). La RATP, la società pubblica che gestisce i servizi di trasporto nella capitale della Francia, ha fatto sapere oggi che è stato un “atto doloso” e che i loro tecnici sono al lavoro per rimuovere i cartelloni.

Le Monde parla di decine di cartelloni che utilizzano le immagini dei candidati alle presidenziali, firmati con «Noi siamo le 220 mila voci che vi mancano. Les Survivants». “I sopravvissuti” sono un gruppo contro il diritto all’aborto legato ai cattolici conservatori e alla destra francese. Le “220 mila voci che mancano ai candidati” fanno riferimento al numero di interruzioni volontarie di gravidanza all’anno in Francia, tasso che è ormai stabile dal 2006. In uno dei cartelloni c’è Marine Le Pen, con lo slogan: “Non fermare le frontiere delle nostre vite!” e l’hashtag #BREXIVG (fuori dall’IVG). C’è poi la foto di François Fillon, candidato del centrodestra, con scritto: “Tu non eri favorevole all’IVG. Ora invece la difendi”. Accanto all’ex candidato della sinistra radicale Mélenchon la frase dice: “I comunisti non dovrebbero forse proteggere i più deboli?” e l’hashtag è #Lescamaradesembryons (“I compagni embrioni”). La foto di Macron riprende una sua dichiarazione, con un commento: “La Francia deve essere un’opportunità per tutti”. E poi: “Allora lasciaci l’opportunità di vivere”. L’hashtag è: #Enmarchepourlavie (“In marcia per la vita”, con un riferimento al nome del movimento di Macron). La campagna ha causato molte reazioni negative da parte delle persone sulla metro:

https://twitter.com/Mipmip/status/857101841208881152

Emile Duport, portavoce del gruppo dei Sopravvissuti ha detto all’AFP che «con questa campagna vogliamo far capire che l’aborto deve essere un tema politico e deve colpire i candidati che cercano di sedurre gli elettori schivando la questione». Il gruppo è conosciuto per le sue azioni provocatrici che sfruttano temi e notizie di attualità: mesi fa aveva utilizzato Pokémon Go e il personaggio Pikatchu per pubblicizzare le loro posizioni (“E se Pikatchu non fosse mai nato?”, era lo slogan). L’associazione femminista francese Osez le féminisme ha reagito con forza, così come altre politiche, dicendo che queste affissioni «ci ricordano il bisogno di lottare ogni giorno per preservare e conquistare i diritti delle donne».