L’immagine sessista diffusa dal governo italiano nella cartella stampa per il G7 di Taormina

Il Corriere della Sera ha scritto che sull’app governativa dedicata a chi si accredita al G7 di Taormina del prossimo 27 maggio è stata pubblicata una fotografia a colori in cui si vede un giovane uomo con la coppola, le bretelle e la sigaretta che pende dalle labbra mentre guarda una ragazza di spalle che tiene in mano un ombrello di pizzo. L’immagine, oltre ad avere poco a che vedere con l’evento, è piena di stereotipi che riguardano la Sicilia, il presunto “machismo latino”, le donne come prede e anche, ovviamente, gli uomini. Il Corriere ha parlato di «ultimo scarto di un mediocre plagio di suggestioni de Il Padrino», il film di Francis Ford Coppola, altri giornali hanno paragonato la foto a una pubblicità di Dolce&Gabbana, ma sui social network si trovano diverse altre critiche che hanno soprattutto a che fare con il sessismo esplicito della foto. Non è comunque chiaro quale sia la cartella stampa a cui si fa riferimento: il Sole 24 Ore scrive ad esempio che la foto è contenuta nei media diffusi in occasione del vertice di Roma sull’Energia sempre nell’ambito del G7 che si è svolto il 9 e il 10 aprile. Questa seconda versione è confermata anche dal sito di notizie locali Taormina Today.

G7

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone ha annunciato di volere scrivere una lettera al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per «chiedere il ritiro immediato della foto»: «Agli attacchi delle tv nazionali mi sono abituato ma non rassegnato, di certo non avrei mai immaginato di dover prendere le distanze da uno spot per il prossimo G7. Mi auguro si sia trattato di un errore e per questo chiederò formalmente alla Presidenza del Consiglio dei ministri di ritirarlo. Alimentare i soliti stereotipi sui siciliani non giova a nessuno tanto meno ad un’Italia che intende ripartire». Daniela Tomasino, leader delle associazioni LGBTI di Palermo, ha detto: «Ed è subito anni cinquanta: il machismo come valore identitario della Sicilia. Ma come può venire in mente? È la stessa agenzia del Fertility Day? Che tipo di Italia e di Sicilia si immaginano?»