Matteo Renzi e lo sbarramento all’8 per cento

Aggiornamento 18.45 – Matteo Renzi ha scritto su Twitter di essersi spiegato male sulla questione.

 

Venerdì 24 gennaio durante la puntata del talk show Virus, condotto da Nicola Porro, Matteo Renzi ha detto (qui al minuto 18) che la soglia di sbarramento prevista nella nuova leggere elettorale è “normale” ed “europea”. La soglia prevede uno sbarramento al 5 per cento per i partiti che fanno parte di una coalizione e dell’8 per cento per i partiti che corrono da soli. Durante la trasmissione, Davide Denti, dottorando all’Università di Trento, ha fatto notare su Twitter che in realtà le cose stanno diversamente. Praticamente nessun paese all’interno dell’Unione Europea ha una soglia di sbarramento così alta. Alcuni paesi che utilizzano questo sistema hanno uno sbarramento al 5 per cento, ma una gran parte ha una soglia ancora più bassa, tra il 3 e il 4 per cento (da pagina 64 di questo documento del Consiglio d’Europa trovate tutte le soglie mentre qui potete trovare altri dati e qui altri ancora). Inoltre, la soglia del 5% è considerata dai regolamenti dell’Unione la soglia massima per le elezioni europee.

La Turchia ha una soglia di sbarramento al 10 per cento, ma è un’eccezione quasi mondiale (qui trovate alcuni documenti sulle soglie di sbarramento in vari paesi del mondo). Il Liechtenstein, il micro stato che si trova tra Austria e Svizzera ha una soglia di sbarramento all’8 per cento (ma è anche definito una monarchia “non del tutto costituzionale”). L’unico paese che aveva una soglia quasi altrettanto alta era la Slovacchia, dove fino a qualche anno fa era al 7 per cento, mentre recentemente è stata abbassata al 5 per cento.

L’unico sistema in cui è possibile rintracciare una soglia così alta è quello francese, dove però le cose funzionano in maniera sostanzialmente diversa. Il sistema è un maggioritario con collegio uninominale a doppio turno – la soglia di sbarramento è in genere tipica dei sistemi proporzionali. In Francia esiste qualcosa di “simile” alla soglia, anche se non è del tutto paragonabile. Se in un collegio nessun candidato raggiunge il 51 per cento dei voti si effettua un secondo turno a cui sono ammessi tutti i candidati che hanno ottenuto almeno il 12,5 per cento dei consensi degli aventi diritto (e non dei votanti effettivi) all’interno del collegio (quindi non esiste una soglia di sbarramento a livello nazionale).

Davide De Luca

Giornalista. Ho scritto per l’Arena di Verona e per l’Agence Europe di Bruxelles. Ho collaborato ad alcuni libri d’inchiesta su CL e la finanza cattolica. Mi piacciono i numeri e l’economia e cerco di spiegarli in modo semplice. Su Twitter sono @DM_Deluca