Navigare a vela, nello spazio

I film di fantascienza ci hanno abituato a navi spaziali che fanno acrobazie, cambiano direzione a piacere e accelerano in un batter d’occhio. Nella realtà, le cose sono molto più complicate. Anche se l’attrito nello spazio è praticamente inesistente, ogni manovra spaziale richiede l’uso di propellente: e il propellente ingombra e pesa. Le missioni sono progettate in modo da ottimizzare l’uso del combustibile, riducendo al minimo la necessità di manovre.

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Amedeo Balbi

Amedeo Balbi, astrofisico, è ricercatore all'Università di Roma Tor Vergata. Il suo (altro) blog è Keplero. I suoi libri su Amazon. Twitter: @amedeo_balbi