Un racconto dal nord

Se volessi guardare lontano, ai confini dell’orizzonte, probabilmente seguirei Ragnar Axelsson in uno dei suoi viaggi. In Islanda, in Alaska, in Groenlandia, in Canada. I paesaggi sono immensi, larghi, senza fine, bianchi e grigi, e lo sono anche i cieli. Racconta di questo ma racconta anche di come si vive in quei posti. Ci sono pastori che accompagnano le pecore in una transumanza estrema; ci sono donne dai visi con solchi profondi, lì dove la natura si è accanita; ci sono bufere di neve che costringono gli uomini e gli animali a ripiegarsi su se stessi; ci sono notti che non finiscono mai e giorni che non finiscono mai. Le immagini sono tutte in bianco e nero, ed ognuna racconta una storia a sé stante, una poesia. O meglio, un haiku. Scene intense che rappresentano le emozioni che lasciano nell’animo del poeta-fotografo.

“Immenso e fragile. Un racconto dal nord” è la mostra ancora in corso al Centro Culturale di Milano. Svela segreti provenienti dal freddo, ridimensiona le prospettive, fa venire voglia di partire, camminare nel bianco, ascoltare il silenzio di un mondo senza limiti.

 

Alessandra Tecla Gerevini

Fotografa, e pubblica foto sul suo blog e su Instagram - scova, intervista pubblica fotografi italiani - legge molto, dorme troppo e viaggia spesso.