Guardando il cielo

Moon Studies and Star Scratches (Studi di luna e graffi di stelle) è un lavoro nuovo, che non assomiglia a nient’altro. E’ un progetto, una ricerca, della fotografa americana (e Assistant Professor of Visual and Environmental Studies alla Harvard University) Sharon Harper , che riesce a rappresentare qualcosa che non è visibile ad occhio nudo: il tempo che scorre. Lo fa fotografando ampi cieli notturni, cieli degli Stati Uniti, che si confondono, si sovrappongono. Cieli ripresi per giorni, settimane, mesi consecutivi, con una macchina fotografica 8×10 (grande formato) ed utilizzando diapositive e pellicola in bianco e nero. Come spiega l’artista: “La macchina è metafora, in questo caso, della penetrante presenza della tecnologia nel paesaggio. Media la nostra interazione con il mondo naturale. Genera inoltre nuove possibilità percettive per la re-interpretazione dell’esperienza del sublime”.

Harper sceglie la luna anche per la relazione che ha con la nostra vita: i suoi cicli corrispondono ai nostri e a quelli del mondo naturale. Sceglie le stelle che, fotografate per un tempo sufficientemente  lungo, appaiono come semplici linee di luce, di una luce antica, a volte luce di stelle già morte.

E ancora più suggestive sono quelle immagini che comprendono un elemento umano: il campanile di una chiesa, il tetto di una casa, le luci di un aereo. A legare due mondi, mischiandoli fra loro.

Alessandra Tecla Gerevini

Fotografa, e pubblica foto sul suo blog e su Instagram - scova, intervista pubblica fotografi italiani - legge molto, dorme troppo e viaggia spesso.