Regalare libri

Statisticamente, regalare un libro per Natale è una pessima idea. Leggiamo sempre meno libri, e c’è una buona probabilità che il vostro regalo non sarà mai letto. Anche chi ama leggere legge meno libri di una volta. Un po’ perché, qualunque siano le sue preferenze di argomento e intensità, ci saranno un post, un articolo, una storia online, o anche solo un paio di tweetstorms pronti a soddisfarlo senza pretendere di tenere in ostaggio la sua concentrazione. Un po’ perché quella concentrazione forse non ce l’ha proprio più. Bello o brutto che sia, è un fatto. E il vostro libro rischia di finire sprecato.

Ma anche se la persona a cui state pensando è ancora una lettrice accanita di libri, contro la moda, il vostro successo non è affatto probabile. Un lettore appassionato avrà, quasi certamente, un’altissima pila di libri che aspettano di essere letti, e una lunga lista di libri che comprerà prima ancora di aver avuto la meglio su quella pila. Il vostro libro, credetemi, finirà su uno scaffale poco in vista.

Ovviamente, che il vostro libro vada sprecato potrebbe interessarvi poco. Il rito dei regali ha tante funzioni e quasi tutte comportano un qualche spreco. Se spendo venti euro per comprarmi un libro è ragionevole pensare che do a quel libro un valore superiore, magari anche di poco, a venti euro. Ma quanto spende chi mi regala il libro è verosimilmente più di quel che il libro varrà per me. I motivi sono soprattutto due: l’asimmetria informativa (chi mi fa un regalo è probabile che sappia molto meno di me quel che mi piace e quel che mi serve) e gli incentivi disallineati (i costi e benefici per chi mi fa un regalo non coincidono coi miei). L’economista Joel Waldfogel ha calcolato che con i regali si sprecano 85 miliardi di dollari l’anno.

Il rischio nel regalare libri a Natale, poi, aumenta con l’avvicinarsi della festa. Tu, insomma, che hai ancora quei tre nomi sulla lista dei regali da fare, e pensi che – mal che vada – puoi risolvere il problema con un salto in libreria all’ultimo minuto, probabilmente comprerai un libro inutile. Pensa alle informazioni che ti servono per azzeccare il libro giusto: dovresti innanzitutto aver letto il libro, o quantomeno averne un’idea abbastanza precisa; poi dovresti conoscere interessi e gusti della persona a cui lo vuoi regalare; dovresti sapere se l’ha già letto o anche solo comprato, e se vorrebbe comprarlo e leggerlo; e infine magari vorresti avere una buona ragione per cui debba essere proprio tu a regalarglielo. Insomma, non è una roba che risolvi in gran fretta – ammesso che tu sia in grado di risolverla in qualche modo.

Ha senso quindi regalare libri? Ce l’ha. Ma è un esercizio difficile. Bisogna essere bravi a evitare le trappole di cui ho parlato. Qui ci sono dieci idee per migliorare le vostre chance.

Uno, evitate i libri di cui parlano tutti. È un consiglio banale, ma non si sa mai. Più un libro va di moda, maggiori sono le chance che il vostro amico ce l’abbia già o che gli venga regalato proprio adesso da qualcun altro. Due, provate con un libro usato. I libri usati costano meno, e quindi a parità di valore per chi lo riceve avrete sprecato di meno. I libri vecchi hanno a volte un gran fascino e possono anche servire a far scoprire al vostro amico una bella libreria di libri usati che non conosceva.

Tre, regalate una vecchia edizione di un libro a cui tiene. Vale quello che ho detto sui libri usati, ma c’è di più. Se regalate un libro che il vostro amico ha già amato, non avrete bisogno di indovinarne il valore. Certo, l’ha già letto. Ma i libri sono anche oggetti e una copertina vintage può essere un bel regalo in sé e per sé. Quattro, regalate una copia autografata. Può essere la copia firmata di un libro che gli è caro o di un autore di cui è appassionato. Bastano pochi euro. Abebooks è una grande risorsa, zeppa di libri firmati dall’autore. È un fan di DeLillo? Qui c’è una copia autografata di The Body Artist a 10 dollari. Gli è piaciuto l’ultimo romanzo di Zadie Smith? Qui c’è una copia autografata di On Beauty a 14 euro.

Cinque, non snobbate i libri decorativi. I coffee-table books, i libri da mettere sul tavolino basso del soggiorno, possono essere molto belli. L’aspetto decorativo è una qualità più facile da misurare rispetto all’impalpabile, complicato valore delle idee o delle storie: se pensate di rischiare troppo cercando di indovinare il secondo, buttatevi sul primo. Sei, non siate modesti. Se siete esperti di un qualche argomento, e avete notato che il vostro amico potrebbe essere interessato a saperne di più, comprate un buon libro su quell’argomento. Non fate i timidi e non abbiate paura di sembrare dei maestrini. Le liste di libri compilate da un esperto sono i migliori consigli di lettura che si possano desiderare.

Sette, ogni tanto concedetevi un po’ di paternalismo. Avete letto che ha scritto un’enorme sciocchezza su Facebook? Comprategli un libretto che glielo faccia capire. Ha condiviso una bufala su una certa questione? Chiedete a chi ne sa qual è il libro migliore per chiarirgli le idee, e regalateglielo. Sì, sembrerete dei maestrini. Ma forse ne vale la pena. Fare bene questo calcolo può essere meno difficile che centrare il libro che lo farebbe felice a prima vista. Otto, se proprio volete rischiare sappiate quantomeno che roba state regalando. L’avete letto? E perché no? Se non l’avete letto, ne sapete almeno abbastanza? Tentare di regalare il libro giusto è un gesto coraggioso, anche bello; ma dovete almeno avere una qualche idea di quel che state facendo.

Nove, scriveteci sopra qualcosa. Ma solo se pensate che state regalando il libro giusto. Altrimenti, lasciate perdere. Senza dediche o firme, potrà più facilmente regalarlo a qualcuno per cui, magari, è proprio il libro giusto. Dieci, se trovate il libro giusto regalatelo a tante persone. È la soluzione perfetta sia per il freddo calcolatore sia per l’idealista. Minimizzerete i vostri costi (ogni scelta è una fatica) e ne diffonderete i benefici.

E undici, ché a Natale bisogna essere generosi, regalate buoni libri a chi non ne condivide il senso. I libri più importanti sono quelli che ti fanno cambiare idea sul mondo. È molto probabile che il vostro regalo sia un gran fallimento. Ma se proprio volete giocare d’azzardo regalando un libro, provate almeno a puntare al jackpot più grosso.

Buoni regali a tutti.

Roberto Tallarita

Studia cose tra diritto e economia, ma ha sempre il cruccio della filosofia. Ha vissuto in Sicilia, a Roma, a New York, a Milano; e ora a Cambridge, Massachusetts. Gli piacciono i libri, i paesaggi americani, e le discussioni sui massimi sistemi. Scrive cose che nessuno gli ha richiesto sin dalla più tenera età. Twitter: @r_tallarita