Recensioni brevissime di libri difficili (22)

Alla ricerca del tempo perduto, di Marcel Proust

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Ho letto solo i primi due volumi (per ora), zeppi di descrizioni perfette e analisi profondissime di ogni tipo di sentimento: delle vere e proprie miniere di aforismi. Eppure lo ammetto, i protagonisti mi stanno così antipatici che mi annoia da morire.

Trama: Proust ricorda delle cose
Voto: ? su 100

 

Gödel, Escher, Bach: un’eterna ghirlanda brillante, di Douglas Hofstadter.

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L’autoreferenza è la base del significato e i paradossi la chiave di volta (invisibile e intoccabile) del linguaggio; Hofstader lo “dimostra” attraverso le opere di celebri paradossari: Gödel, Escher e Bach. Poco rigoroso come saggio ma stimolante sotto tutti gli altri aspetti.

Trama: Gödel, Escher e Bach hanno qualcosa in comune.
Voto: 89 su 100

Cent’anni di solitudine, di Gabriel Garcia Marquez.

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All’interno di un tempo che non finisce mai di finire non possiamo che restare soli per sempre; la famiglia Buendía reagisce a tutta questa solitudine comportandosi a caso e in preda a ogni sorta di passione.

Trama: Una famiglia non ha speranza.
Voto: 89 su 100.

Nelle puntate precedenti:

Ada o ardore, di Vladimir Nabokov
Pierre o dell’ambiguità, di Hermann Melville
Ulisse, di James Joyce
Tropico del Cancro, di Henry Miller
L’uomo senza qualità di Robert Musil
L’Erotismo, di Georges Bataille
Infinite Jest, di David Foster Wallace.
Il libro rosso di Carl Gustav Jung
La cognizione del dolore, di Carlo Emilio Gadda
Il dottor Semmelweis di Louis-Ferdinand Céline
Cervelli di Gottfried Benn
La Persuasione e la Rettorica, di Carlo Michelstaedter
Il Silmarillion, di J.R.R. Tolkien
Le tentazioni di Sant’Antonio, di G. Flaubert
Dissipatio HG di Guido Morselli
Enten-Eller di Søren Kierkegaard
Tre Donne di Robert Musil
Il mito di Sisifo di Albert Camus
L’Arcobaleno della Gravità, di Thomas Pynchon
Fame, di Knut Hamson
Moby Dick, di Herman Melville
Don Chisciotte della Mancia, di Miguel de Cervantes Saavedra
Una settimana di vacanza, di Christine Angot
Considera l’Aragosta, di David Foster Wallace
The Juliette Society, di Sasha Grey
La Palude definitiva, di Giorgio Manganelli
Dieci Dicembre, di George Saunders
Amleto, di William Shakespeare
Un amore del nostro tempo, di Tommaso Landolfi
L’Incal, di Alejandro Jodorowsky e Moebius
Illuminazioni, di Arthur Rimbaud
La strada, di Cormac McCarthy
From Hell, di Alan Moore ed Eddie Campbell
Heliopolis, di Ernst Jünger.
Viaggio al termine della notte, di Louis-Ferdinand Céline.
Ricordi, sogni, riflessioni, di C. G. Jung
Amerika, di Franz Kafka
Franny e Zooey, di J.D.Salinger
I ragazzi terribili, di Jean Cocteau
Anna Karenina, di Lev Tolstoj
Fuoco Pallido, di Vladimir Nabokov
Qualche racconto*, di Alice Munro
Solaris, di Stanislaw Lem.
I promessi sposi, di Alessandro Manzoni.
I Demoni, di Fëdor Michajlovič Dostoevskij.
Malone muore, di Samuel Beckett.
Genesi del «Daodejing», di Laozi.
Odissea, di Omero.
2666, di Roberto Bolaño.
Faust, di Johann Wolfgang von Goethe.
Ennadi, di Plotino.
Il Maestro e Margherita di Mikhaíl Bulgakov.
L’Aleph, di Jorge Luis Borges.
La Nube Purpurea, di Matthew Phipps Shiel.
Siddharta, di Herman Hesse
Petrolio, di Pier Paolo Pasolini
Mattatoio n.5, di Kurt Vonnegut
Tristi Tropici, di C. Lévi-Strauss
Per chi suona la campana, di H. Hemingway
L’insostenibile leggerezza dell’essere, di M. Kundera

 

 

Francesco D'Isa

Artista e scrittore. Da quando è nato, nel settembre del 1980 a Firenze, Francesco D'Isa ama la sintesi e odia la biografia.