L’aeroplanino blu di Paolo Borsellino

Un’agenda – distesa e aperta sulla scrivania del magistrato Paolo Borsellino – appare all’interno di uno speciale Tg Uno andato in onda la scorso 15 luglio 2012. Non si tratta della leggendaria agenda rossa riemersa lo scorsa settimana in un video – un uomo in abiti borghesi solleva il pannello di cartone che nasconde l’agenda, nei dintorni del cratere di via D’Amelio – ma di un’altra agenda ancora, appartenuta a Borsellino.

In ogni caso desta una certa sensazione osservare che quell’importante magistrato, tormentato da molti pensieri, probabilmente da molti sospetti, completamente assorbito dal mestiere che aveva scelto, si riservasse il tempo di miniare a penna sull’agenda, ogni volta che doveva appuntare la data di un volo, un piccolo aeroplano blu. O meglio: un aereo stilizzato, un vero e proprio pittogramma, come quelli usati nelle segnaletiche. Forse quel gesto così puntuale – che ripeté anche in occasione dei suoi ultimi voli aerei, nelle torride settimane successive alla morte di Falcone e precedenti la strage di via D’Amelio – veniva da una professionale deformazione, nata dall’abitudine a mettere ordine tra i fatti e nei big data criminali; insomma grazie ad un metodo proprio, collaudato nel tempo, nel prendere appunti su di un’agenda.

Ivan Carozzi

Ivan Carozzi è stato caporedattore di Linus e lavora per la tv. Ha scritto per diversi quotidiani e periodici. È autore di Figli delle stelle (Baldini e Castoldi, 2014), Macao (Feltrinelli digital, 2012), Teneri violenti (Einaudi Stile Libero, 2016) e L’età della tigre (Il Saggiatore, 2019).