Una tranquilla notte da paura per Internet

Probabilmente non ve ne siete accorti, ma questa domenica avete dormito un secondo in più. Merito del rallentamento della Terra, che si sta muovendo attorno al sole con una velocità tendenzialmente inferiore al passato.

Intendiamoci: non è una novità per la comunità scientifica che già dal 1972 ha creato un ente apposito per tenere allineato il tempo degli orologi atomici (una rete planetaria che tiene il conto del tempo) a quello “naturale” derivante dal moto terrestre. I ricercatori dello International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS) hanno questa missione e già da mesi sapevano e avevano pianificato l’introduzione di un nuovo “secondo bisestile” (mia brutta traduzione di “leap second”, chiedo venia) per compensare la lentissima frenata del pianeta. Ne hanno già piazzati 25 nei registri degli orologi atomici, l’ultimo dei quali il 31 dicembre del 2008. Questo nuovo “secondo aggiuntivo” però ha portato con sé un po’ di problemi.

Con il passare degli anni infatti cresce sempre di più il ruolo dell’informatica di rete e di molti siti nella vita di tutti noi. Sistemi colossali e distribuiti con archivi di milioni di informazioni e altri milioni di transazioni che avvengono ogni frazione di secondo: l’aggiunta di un secondo rischia di mandare in tilt queste complesse architetture. I problemi questa volta ci sono stati per Gawker, LinkedIn, Mozilla, Reddit, StumbleUpon e Yelp, tra gli altri.

Come viene raccontato qui, il problema del secondo aggiuntivo è davvero critico per i sistemi informativi, che in quel secondo in più possono trovarsi a perdere dati, andare in tilt, creare problemi. Google nel 2005, dopo essere uscita con le ossa digitali rotte da una situazione analoga, ha introdotto un sistema ingegnoso per gestire il secondo aggiuntivo: anziché tutto d’un colpo, lo aggiunge a blocchi di pochi millisecondi durante un’intera giornata. La soluzione pare funzionare. Ma non tutti la adottano, da qui gli impercettibili problemi che hanno piagato alcuni dei più grandi siti web del pianeta la notte scorsa.

Antonio Dini

Giornalista e saggista, è nato a Firenze e ora vive a Milano. Scrive di tecnologia e ama volare, se deve anche in economica. Ha un blog dal 2002: Il Posto di Antonio