La ragazza volante

Sono giorni che penso a lei, ma me ne sono resa conto solo ieri. Lei è Natsumi Hayashi, una giovane fotografa giapponese che vive a Tokyo con due gatti e che fotografa se stessa in levitazione. E questi suoi affascinanti e surreali scatti sono raccolti nel suo diario online, intitolato “yowayowa”, che, come lei stessa chiarisce, è il termine giapponese per “debole”. In una sezione del suo blog spiega anche tecnicamente il suo lavoro: la macchina (Canon EOS 5d MarkII), gli obiettivi ( Canon EF50mm F1.2L USM, EF24-70mm F2.8L USM, PENTAX 67 con adattatore), le disposizioni di scatto (solitamente 1/500 sec.), l’impostazione del timer (10 secondi) per l’autoscatto, il fatto che a volte si porti un amico per premere il tasto di scatto quando le servono più di 10 secondi per posizionarsi.
È un diario, al momento un po’ in stallo, cominciato nel settembre 2010. Scorrendo le immagini si vede l’affinamento della tecnica di levitazione, perché non sono salti, ma l’artista “acquista una leggerezza tale da sollevarsi nell’aria rimanendovi sospesa”. La posizione del corpo è studiata nel minimo dettaglio, a completare l’ambiente che lo circonda, con l’accostamento cromatico e con il riempimento degli spazi.
Voglio essere come lei: leggera, libera, nuova, pensata, non convenzionale, sola, forte, sognatrice. Non è questo che insegna?

 

Alessandra Tecla Gerevini

Fotografa, e pubblica foto sul suo blog e su Instagram - scova, intervista pubblica fotografi italiani - legge molto, dorme troppo e viaggia spesso.