Due consultazioni non scontate

I destini della pericolante diciassettesima legislatura si giocano oggi, a mattina e a sera, in due incontri che vedono come protagonisti personaggi che più diversi non potrebbero essere. Ma che potrebbero anche giocare ruoli spiazzanti rispetto alle previsioni.

Innanzi tutto, chissà quale cortocircuito scaturirà dalla conoscenza fra Giorgio Napolitano e Beppe Grillo.
Non stiamo qui a inventariare i coloriti insulti che il capo di M5S ha saputo riversare sulla testa del presidente della repubblica. Napolitano li ha tutti ben in mente. Ma la delegazione di Cinquestelle trova al Quirinale un uomo che si considera il presidente di tutti gli italiani e che sa che cosa ha mosso al voto per Grillo tanta parte di loro. Non cercherà di ammansire l’ex comico, sarebbe ridicolo e inutile. Prendendone però molto seriamente il ruolo e la responsabilità, gli chiederà indicazioni concrete al di là della facile propaganda.
Sbaglierò ma – complice anche l’assenza non casuale di Casaleggio – non credo che Grillo si sottrarrà. Certo non rovescerà la linea del Movimento. Darà però a Napolitano tracce più utili di quelle che offre sul blog ai propri seguaci.

Le gaffes grilline di questi giorni hanno distratto rispetto al loro serio errore di valutazione: davvero erano convinti che Pd e Pdl si sarebbero messi d’accordo, e di poter fare una comoda e rumorosa opposizione al vergognoso inciucio. In assenza di governissimo, devono fare i conti con le effettive possibilità di far partire la legislatura, cosa che sta loro a cuore. Quale conclusione ne trarranno?
Neanche l’incontro tra Napolitano e Bersani – antropologicamente e politicamente tanto più simili – è scontato.

Da almeno un anno e mezzo, anzi di più, i due non l’hanno vista alla stessa maniera sull’Italia e sui compiti del centrosinistra. Forse anche ora hanno idee diverse su come uscire dall’impasse. Napolitano rispetta le responsabilità del leader della coalizione di maggioranza alla camera. Ma né lui consentirà tentativi al buio che avvantaggino solo una parte, né Bersani farà forzature con questo obiettivo.
Un po’ come ha detto anche ieri Vendola, al segretario Pd toccheranno mosse coraggiose e creative, di cui s’è già dimostrato capace.
Vedremo. Magari alla fine della giornata sia Grillo che Bersani saranno stati capaci di sorprenderci. Considerando le premesse, non potrebbe che essere una buona notizia.

Stefano Menichini

Giornalista e scrittore, romano classe 1960, ha diretto fino al 2014 il quotidiano Europa, poi fino al 2020 l’ufficio stampa della Camera dei deputati. Su Twitter è @smenichini.