Dopo Italia-Costa d’Avorio

Tre veloci considerazioni:

1) mi sono divertito di più a veder giocare la nazionale in un quarto d’ora di amichevole ferragostana che in tutte le partite dei mondiali.

2) ho avuto la netta impressione che gli undici in campo con la maglia azzurra giocassero con maggiore serenità. Insomma, più che guardare la panchina dopo ogni passaggio, dopo ogni tiro, dopo ogni cross per vedere se l’allenatore approvava quello che avevano fatto pensavano a giocare a balùn. Sembra poco ma non lo è.

3) Due nomi: supermario e il pibe blucerchiato. Mi è bastato quello che hanno fatto in campo nell’oretta in cui hanno sgambettato sull’erbetta di Upton Park. Roba che raramente si è vista, soprattutto in nazionale.