Carnevale della Matematica #42

«Six by nine. Forty two.»
«That’s it. That’s all there is.»
«I always thought something was fundamentally wrong with the universe»

Benvenuti alla quarantaduesima edizione del Carnevale della Matematica! Immagino che abbiate riconosciuto la citazione che apre questa edizione, o almeno intuito chi sia l’autore: Douglas Adams, che fa pronunciare queste frasi ad Arthur Dent alla fine del secondo libro della non-più-trilogia della Guida Galattica, Il Ristorante al termine dell’Universo. Ci sono moltissime teorie, generalmente errate, su perché mai DNA abbia scelto proprio quel numero, e c’è persino una pagina di Wikipedia al riguardo. Credo che il motivo di base sia che 42 sia un numero non troppo grande né troppo piccolo, con un numero di divisori né troppo grande né troppo piccolo: un po’ il Mario Rossi dei numeri. Però – a parte tutti quelli come me che a questo punto lo cercano ovunque, e si accorgono per esempio che il vangelo secondo Matteo indica 42 generazioni tra Adamo e Gesù, o che la Bestia regnerà per 42 mesi – la sua stessa “normalezza” fa sì che abbia molte proprietà matematiche interessanti. Wikipedia racconta sia delle occorrenze casuali del numero (ho scoperto per esempio che già Lewis Carroll sembrava apprezzarlo molto) che di quelle matematiche. A proposito di occorrenze casuali (o no?): Alice Riddle dei Rudi Matematici ci fa notare alcune cose divertenti. Il loro blog è abbastanza regolare e metodico e le categorie procedono abbastanza regolarmente. Ebbene, due categorie del blog, segnatamente la “Soluzione a Problemi” e la “Compleanni”, a tutt’oggi quanti post hanno collezionato? Esatto: 42. E – almeno a loro dire – non l’hanno neppure fatto apposta.

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Maurizio Codogno

Matematto divagatore; beatlesiano e tuttologo at large. Scrivo libri (trovi l'elenco qui) per raccontare le cose che a scuola non vi vogliono dire, perché altrimenti potreste apprezzare la matematica.