Bentornato, Gallinari

Altro che valigie di cartone e spago. Lasciamo da parte i luoghi comuni e le cartoline ingiallite di Ellis Island. Certo, una volta “Lady Liberty” accoglieva così i nostri “emigranti”.
Oggi però qualcuno scende da un volo di prima classe, e quando tocca terra ha una limousine che lo porta al volo all’incrocio tra l’Ottava e la 33esima. Madison Square Garden, “the World’s Most Famous Arena”, non serve aggiungere altro. Lì viene incoronato sesta scelta assoluta al Draft NBA (accadeva a giugno 2008) e diventa parte della squadra “di casa”, quei New York Knicks che in passato sono stati di Willis Reed e Walt Frazier, Bernard King e Patrick Ewing, nomi leggendari sul pianeta NBA.
Quel (allora) ventenne risponde al nome di Danilo Gallinari.
Che oggi, due anni dopo, ha appena fatto il percorso inverso.
Da New York a Milano. Si torna a casa. Ma solo per qualche giorno.
L’Armani Jeans Milano che ha lasciato da leader la ritrova da avversario.
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