Gli Stati Uniti hanno dichiarato lo stato di emergenza sanitaria per il vaiolo delle scimmie

Una persona in coda al centro vaccinale allestito a West Hollywood, in California, il 3 agosto (AP Photo/ Richard Vogel)
Una persona in coda al centro vaccinale allestito a West Hollywood, in California, il 3 agosto (AP Photo/ Richard Vogel)

Il governo degli Stati Uniti ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria a livello nazionale per il vaiolo delle scimmie, la malattia causata da un virus appartenente alla stessa famiglia del vaiolo, che finora nel paese ha contagiato più di 7.100 persone. La decisione permette di accelerare la distribuzione dei vaccini contro il virus e di investire nuove risorse destinate a campagne informative e ad altre iniziative che hanno l’obiettivo di contenerne la diffusione.

Il vaiolo delle scimmie è diffuso nei primati non umani e in alcune specie di piccoli roditori, soprattutto in Africa. L’infezione si trasmette dagli animali agli esseri umani attraverso la saliva e altri fluidi, oppure in seguito a un contatto diretto. Anche se le vie di trasmissione umano-umano non sono ancora completamente chiare, è stato osservato che una persona infetta può contagiarne un’altra attraverso il contatto diretto e prolungato, per esempio tramite gocce di saliva e contatti con ferite o liquidi biologici infetti. Chi contrae il virus sviluppa sintomi tipici delle infezioni virali, come febbre, dolori muscolari, mal di testa, spossatezza e ingrossamento dei linfonodi. Nella maggior parte dei casi la malattia ha comunque un decorso positivo.

Negli ultimi giorni lo stato di emergenza era già stato introdotto in Illinois, in California e nello stato di New York: quello in cui, secondo i dati delle autorità sanitarie, era stato registrato più di un quarto dei casi accertati nel paese. Con la crescente diffusione dei contagi, l’amministrazione del presidente Joe Biden aveva ricevuto varie critiche relative alla messa in moto della campagna vaccinale contro il virus: la Casa Bianca ha fatto sapere di avere più di 1,1 milioni di dosi di vaccino disponibili e ha detto di essersi impegnata per garantire la disponibilità di 80mila test fai da te alla settimana.

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