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  • Mercoledì 14 luglio 2021

L’Iran ha tentato di rapire una giornalista a New York?

Lo sostiene il governo statunitense: l’obiettivo era un’autrice molto critica verso il regime iraniano, ma l'operazione è stata sventata

Masih Alinejad (Getty Images)
Masih Alinejad (Getty Images)

Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato quattro membri dell’intelligence iraniana di avere pianificato il rapimento di una giornalista che vive a New York, conosciuta soprattutto per il suo lavoro molto critico nei confronti dell’Iran. Benché l’accusa non la citasse esplicitamente, la giornalista iraniano-statunitense Masih Alinejad ha rivelato di essere la persona che doveva essere rapita, insieme ad altri tre individui in Canada e uno nel Regno Unito le cui identità invece non sono note. I quattro accusati vivono in Iran; il governo del paese ha commentato la notizia definendo  «prive di fondamento» le accuse.

Secondo il dipartimento di Giustizia, l’abitazione di Alinejad era stata messa sotto sorveglianza, con telecamere per riprendere le attività intorno all’abitazione e alcuni investigatori per spiarne i movimenti. Gli organizzatori del rapimento avevano anche provato a mettersi in contatto con alcuni parenti della giornalista, proponendo loro somme di denaro per indurla a raggiungere il Venezuela, alleato dell’Iran, dove sarebbe poi avvenuto il sequestro e il trasferimento in territorio iraniano, sempre secondo le accuse statunitensi. I contatti di Alinejad si erano rifiutati di collaborare ed erano quindi state valutate alternative, come la possibilità di effettuare il rapimento direttamente a New York e di raggiungere poi via mare il Venezuela.

Alinejad ha 44 anni, un notevole seguito sui social network e conduce un programma su Voice of American Persian, televisione satellitare finanziata dal governo statunitense. Nel corso degli anni, Alinejad ha espresso dure critiche nei confronti del regime iraniano, con varie iniziative, comprese campagne contro l’obbligo per le donne iraniane di indossare il velo in pubblico.

Durante la puntata di martedì 13 luglio della sua trasmissione, Alinejad ha raccontato di avere appreso con grande preoccupazione di essere l’obiettivo di un rapimento internazionale: «Poi ci ho pensato: il regime islamico ci ha impauriti per una vita, ora invece il regime ha paura di me».

Le accuse del dipartimento di Giustizia dicono che i quattro membri dell’intelligence iraniana avevano pianificato il rapimento con l’aiuto di una cittadina iraniana residente in California. Questa persona è stata arrestata con l’accusa di avere finanziato un’attività criminale e di avere violato le sanzioni contro l’Iran. L’accusata ha respinto le accuse e si è dichiarata innocente.