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  • Martedì 12 novembre 2019

Evo Morales è andato in Messico

L'ex presidente boliviano, costretto a dimettersi su pressione dell'esercito, ha accettato l'offerta di asilo del governo messicano, ma ha promesso di tornare

Evo Morales a bordo di un aereo messicano mentre lascia la Bolivia (Mexico's Foreign Minister via AP)
Evo Morales a bordo di un aereo messicano mentre lascia la Bolivia (Mexico's Foreign Minister via AP)

L’ex presidente boliviano Evo Morales ha preso un aereo diretto verso il Messico, paese che gli ha garantito asilo politico dopo gli eventi degli ultimi giorni. La notizia è stata confermata dal ministro degli Esteri messicano Marcelo Ebrard, membro di un governo di sinistra “amico” di Morales, che lunedì sera ha diffuso una foto di Morales con in mano una bandiera del Messico e a bordo di un aereo dell’aeronautica militare messicana.

Poco prima Morales aveva promesso che sarebbe tornato presto in Bolivia con «più forza ed energia» e aveva twittato una foto che lo mostrava sdraiato per terra in un edificio apparentemente molto spoglio: «Così è stata la mia prima notte dopo avere lasciato la presidenza forzato dal golpe di Mesa e Camacho [due leader dell’opposizione] con l’aiuto della polizia».

Morales era stato forzato a dimettersi domenica, dopo che le forze di sicurezza boliviane si erano schierate contro di lui e il suo governo.

La crisi in Bolivia è in corso da circa tre settimane, da dopo la diffusione dei risultati delle ultime elezioni presidenziali, tenute lo scorso ottobre e vinte da Morales ma contestate dalle opposizioni. Secondo i partiti di opposizione, infatti, i dati preliminari delle elezioni erano stati manipolati per far sì che Morales non dovesse andare al ballottaggio con Carlos Mesa, il suo principale sfidante: le accuse avevano provocato l’inizio di numerose manifestazioni contro l’ex presidente, anche perché Morales era candidato per ottenere il suo quarto mandato presidenziale, nonostante la Costituzione boliviana ne permetta solamente due.

La situazione in Bolivia dopo gli sviluppi degli ultimi giorni è rimasta piuttosto caotica, anche perché le persone che occupavano le cariche istituzionali più importanti del paese si sono dimesse tutte in solidarietà con l’ex presidente. A capo del governo dovrebbe ora essere nominata Jeanine Añez Chavez, seconda vicepresidente del Senato e senatrice del partito di opposizione Unione Democratica.

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