Con quasi la metà dei voti scrutinati, i due candidati più vicini ad andare al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Tunisia sono Kais Saied e Nabil Karoui

(AP Photo/Mosa'ab Elshamy)
(AP Photo/Mosa'ab Elshamy)

Con quasi la metà dei voti scrutinati, i due candidati favoriti per andare al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Tunisia sono Kais Said, che ha ottenuto finora il 18,8 per cento dei voti, e Nabil Karoui, con il 15,4. Al terzo posto c’è Abdelfattah Morouh, il candidato del partito islamista moderato Ennahda, che è fermo al 13,2 per cento. La Commissione elettorale tunisina ha detto che l’affluenza è stata del 45 per cento degli aventi diritto al voto, molto più bassa del 63 per cento del 2014, quando ci furono le prime elezioni presidenziali dopo la cosiddetta “primavera araba”.

Said è un professore di diritto costituzionale, mentre Karoui è un potente uomo d’affari arrestato a fine agosto con l’accusa di riciclaggio, frode finanziaria e corruzione. Entrambi sono considerati degli “outsider” della politica tunisina, che dalla rivoluzione del 2011 è stata praticamente dominata dal partito islamista Ennahda. Secondo alcuni esperti, tra cui l’analista politico Hamza Meddeb, l’alta astensione e i pochi voti raccolti da alcuni dei politici più in vista degli ultimi anni sono stati il risultato di politiche fallimentari del precedente governo, che non è riuscito a ridurre la povertà e la disoccupazione.

Visto che nessuno dei candidati supererà il 50 per cento dei voti, i due più votati andranno al ballottaggio.