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  • Giovedì 22 agosto 2019

Serie A: L’altro campionato, per l’Europa

Per Atalanta, Roma, Milan, Lazio e Torino i primi posti sono distanti: la loro stagione verrà misurata con le coppe europee, quelle disputate e quelle che raggiungeranno

Gian Piero Gasperini (Atalanta), Simone Inzaghi (Lazio), Marco Giampaolo (Milan), Andrea Belotti (Torino), Edin Dzeko (Roma)
Gian Piero Gasperini (Atalanta), Simone Inzaghi (Lazio), Marco Giampaolo (Milan), Andrea Belotti (Torino), Edin Dzeko (Roma)

Nella scorsa stagione Atalanta, Roma, Milan, Lazio e Torino si sono spartite i posti in classifica che permettono la qualificazione alle coppe europee, dietro Juventus, Napoli e Inter. L’Atalanta ha concluso il campionato al terzo posto, finendo addirittura sopra l’Inter per gli scontri diretti favorevoli e riuscendo a qualificarsi ai gironi di UEFA Champions League per la prima volta nella sua storia.

Ma l’Atalanta è anche una società più piccola di quelle che ha superato e non abituata a giocare una stagione su tre fronti diversi, tra campionato e coppe, come si è visto nelle difficoltà incontrate nell’anno di esordio in Europa League. Viene da tre stagioni entusiasmanti ma probabilmente non può ancora permettersi di competere alla stessa maniera in tutti i suoi impegni: il debutto in Champions League la metterà alla prova, sarà impegnativo e dispendioso. Come per il Torino e per la Lazio – e più che per la Roma, che ha maggiore esperienza internazionale – l’andamento della stagione dell’Atalanta sarà quindi fortemente influenzato dagli impegni nelle coppe europee, e da come verranno gestiti. Per il Milan invece, che le coppe europee le ha perse soltanto con una sentenza della UEFA, il ritorno in Europa – qualsiasi Europa – è ritenuto fondamentale.

Per la Champions League – che l’Atalanta disputerà al Meazza di Milano – l’allenatore Gian Piero Gasperini ha chiesto e ottenuto la permanenza dei vecchi titolari e l’acquisto di giocatori già pronti per competere ad alti livelli. In difesa la cessione di Gianluca Mancini è stata inevitabile, dato che la società non ha potuto rifiutare i circa 25 milioni di euro offerti dalla Roma. Al suo posto però è stato ingaggiato l’ex centrale del Liverpool, Martin Skrtel, che porterà esperienza internazionale a un reparto che ha ancora poca. A centrocampo, oltre al riscatto di Mario Pasalic, dal Belgio è arrivato l’ucraino Ruslan Malinovskyi, pagato circa 14 milioni di euro. Malinovskyi, titolare nella sua nazionale, è una mezzala che gioca molto in verticale e di norma segna una decina di gol a stagione. Altri gol li dovrà aggiungere il colombiano Luis Muriel, un rinforzo di qualità per un attacco già molto prolifico.

La qualificazione alla Champions League è anche l’obiettivo della Roma, che nella scorsa stagione l’ha persa dopo cinque partecipazioni consecutive. La società ha deciso di affidare la squadra al portoghese Paulo Fonseca, ex allenatore dello Shakhtar Donetsk ricordato per il gioco offensivo con il quale riuscì a mettere in difficoltà squadre come il Napoli di Sarri e il Manchester City di Guardiola. Lo stile offensivo di Fonseca può essere ritenuto una prosecuzione di quello di Eusebio Di Francesco, ma ci sono delle importanti differenze: le squadre di Fonseca non cercano ossessivamente i passaggi in verticale ma puntano a sfiancare l’avversario con un possesso del pallone rapido e vivace. L’ultima mancata qualificazione alla Champions League non ha avuto grosse ripercussioni nel livello della squadra: sono stati ceduti due titolari, Manolas ed El Shaarawy, più le riserve Gerson, Marcano e Nzonzi, ma con i rinforzi non si è persa troppa qualità.

C’è un nuovo portiere, lo spagnolo Pau Lopez, un nuovo esterno, Leonardo Spinazzola, e un nuovo centrale, Gianluca Mancini, molto promettente e più giovane del precedente titolare. Il centrocampo si è rinforzato con Amadou Diawara e Jordan Veretout, due giocatori che conoscono bene la Serie A e a Roma avranno la possibilità di esprimersi a un livello superiore. In attacco la società è riuscita a trattenere Edin Dzeko, un giocatore fondamentale per qualità ed esperienza, soprattutto in un reparto che l’anno scorso ebbe molte difficoltà.

Anche la Lazio cerca il riscatto dopo un deludente ottavo posto, “salvato” però dalla vittoria della Coppa Italia. La Lazio allenata da Simone Inzaghi è stata una delle migliori squadre degli ultimi campionati, ma dopo la mancata qualificazione alla Champions League di due anni fa, nella passata stagione è sembrata molto meno brillante e non è riuscita a migliorarsi. Nella preparazione estiva si è vista però una Lazio di nuovo fluida e in buona forma. Non ci sono state cessioni rilevanti e anche Sergej Milinkovic-Savic, il giocatore più importante della rosa, alla fine è rimasto. L’acquisto principale è stato Manuel Lazzari, nuovo esterno destro titolare, nel giro della Nazionale, che per 11 milioni di euro coprirà con qualità un ruolo che nella Lazio era scoperto. Gli esterni sono stati rinforzati anche con l’acquisto dello spagnolo Jony dal Malaga. In difesa, un reparto che l’anno scorso commise spesso errori decisivi, è arrivato lo slovacco Denis Vavro.

L’estate di Milan e Torino è stata invece bloccata fino agli ultimi giorni di giugno per lo stesso motivo: la sentenza con cui la UEFA ha escluso il Milan dall’Europa League. Nelle settimane precedenti, tuttavia, il Milan si era preparato modificando il suo assetto societario. Marco Giampaolo è stato assunto come allenatore al posto di Gennaro Gattuso. Paolo Maldini è stato promosso come direttore tecnico mentre Frederic Massara ha sostituito Leonardo, l’ex direttore sportivo che ha lasciato l’incarico in contrasto le nuove linee societarie. Anche l’ex calciatore croato Zvonimir Boban è entrato nella dirigenza, come responsabile del coordinamento delle attività sportive.

Le dimissioni di Leonardo sono state causate dalle divergenze con l’amministratore delegato Ivan Gazidis, il quale ha avviato un nuovo progetto sportivo che prevede la valorizzazione di giocatori più giovani per poi trarne beneficio economico utile al risanamento del bilancio societario. Leonardo avrebbe invece preferito investire su giocatori già affermati, per ottenere risultati immediati dopo tante stagioni deludenti. Nel mercato estivo il club ha seguito la linea di Gazidis rinforzando la squadra con cinque nuovi acquisti con meno di 25 anni, tutti considerati promettenti, dal miglior giocatore dell’ultima Coppa d’Africa, Ismael Bennacer, all’ex centravanti del Lille, il ventenne Rafael Leao.

Il calciomercato del Milan non è ancora concluso ma intanto la squadra di Giampaolo ha preso forma: rispetto all’anno scorso ci si aspetta un Milan con un gioco più organizzato e di maggior qualità, anche se potrebbe volerci del tempo. L’opposto del Milan è invece il Torino, la squadra che ha preso il suo posto in Europa League. La stagione del Torino è iniziata molto prima delle altre squadre di Serie A proprio per via dei preliminari di Europa League, iniziati il 25 luglio. Per questo motivo il club ha deciso di mantenere intatta la squadra dell’anno scorso e per rinforzarsi sul mercato aspetterà l’esito dei playoff in programma fra questa e la prossima settimana contro il Wolverhampton.