• Sport
  • Sabato 1 giugno 2019

È il giorno della finale inglese di Champions League

Il Liverpool è la squadra britannica più vincente in Europa, il Tottenham è alla sua prima finale: c'è una favorita, ma tra due inglesi può succedere sempre di tutto

Lo stadio Metropolitano, sede della finale di UEFA Champions League (Mike Hewitt/Getty Images)
Lo stadio Metropolitano, sede della finale di UEFA Champions League (Mike Hewitt/Getty Images)

Liverpool e Tottenham giocano questa sera allo stadio Metropolitano di Madrid la seconda finale tutta inglese nella storia della UEFA Champions League, il più ambito torneo del calcio europeo. Come nel 2008 il campionato inglese è arrivato a occupare uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo con una squadra del nord, il Liverpool, e una di Londra, il Tottenham, rispettivamente seconda e quarta classificata dell’ultima Premier League. A differenza di undici anni fa, però, anche la finale di Europa League è stata giocata da due inglesi, nello specifico due londinesi. Siamo quindi al termine di una stagione in cui sono prevalse la fisicità e l’intensità di gioco caratteristiche dello stile calcistico inglese.

Liverpool e Tottenham hanno dimostrato di essere le migliori rappresentazioni del calcio inglese, impreziosito nel corso degli anni dalle conoscenze tattiche più sviluppate portate nel paese dai migliori allenatori stranieri in attività: non a caso i due allenatori della finale di stasera sono un argentino, Mauricio Pochettino, e un tedesco, Jürgen Klopp. Anche le due finaliste di Europa League avevano a bordo campo due stranieri: il Chelsea l’italiano Maurizio Sarri, l’Arsenal lo spagnolo Unai Emery.

Nonostante la ricchezza del campionato inglese lo separi nettamente dagli altri maggiori campionati europei, negli ultimi dieci anni i tornei continentali sono stati dominati dalle squadre spagnole, superiori sul piano del gioco e aiutate dalla presenza dei due più grandi calciatori di questa epoca, Messi e Ronaldo, seppur mediamente meno ricche. Le squadre inglesi sono state frenate dalla loro arretratezza tattica, aspetto messo in secondo piano dall’intensità di gioco che ormai da tempo rende la Premier League un campionato estremamente combattuto e appetibile dal punto di vista commerciale, con partite imprevedibili e aperte dal primo all’ultimo minuto.

Mohamed Salah e Danny Rose in Liverpool-Tottenham di Premier League (Shaun Botterill/Getty Images)

Negli ultimi anni, tuttavia, i club inglesi hanno sfruttato la loro ricchezza per attrarre prima i migliori giocatori e poi i migliori allenatori stranieri. Il loro arrivo non ha snaturato lo stile di gioco della Premier League (tranne in un caso, quello del City di Guardiola) ma anzi, ha portato nuovamente risultati in campo europeo. La squadra che ha riportato l’Inghilterra in finale di Champions League dopo sei anni è stata il Liverpool di Klopp.

Fra tutti gli allenatori stranieri, Klopp sembra sia quello ad aver compreso meglio il calcio inglese. Dopo la sconfitta subita a Kiev contro il Real Madrid nella passata stagione, quest’anno ha portato il Liverpool alla seconda finale di Champions League consecutiva esaltando velocità e aggressività, le due chiavi della storica rimonta contro il Barcellona. Il Tottenham di Pochettino è per certi aspetti molto simile: ha meno velocità in attacco e una rosa più corta, ma anche più qualità tecnica fra i reparti, cosa che consente alla squadra di esprimersi spesso in azioni ben manovrate.

Entrambe hanno pienamente meritato di arrivare oggi a Madrid. Per raggiungere la sua prima finale, il Tottenham ha concluso al secondo posto il proprio girone, dietro il Barcellona e davanti all’Inter, e poi ha eliminato in ordine Borussia Dortmund, Manchester City e Ajax. Anche il Liverpool ha concluso al secondo posto il girone, dietro il Paris Saint-Germain e davanti al Napoli. Nella fase a eliminazione diretta ha eliminato Bayern Monaco, Porto e Barcellona.

Fra le due squadre c’è solo un giocatore indisponibile, il centrocampista del Liverpool Naby Keita. Klopp è riuscito a recuperare l’attaccante brasiliano Roberto Firmino, ma la sua presenza accanto a Mohamed Salah e Sadio Mané non è certa. Il Tottenham invece ha di nuovo il suo capitano Harry Kane, reduce da un lungo infortunio e per questo non ancora sicuro di un posto da titolare. Potrebbe essere sostituito dal brasiliano Lucas Moura, autore della tripletta decisiva nella semifinale di ritorno contro l’Ajax.

Le formazioni ufficiali:

Tottenham (4-2-3-1) Lloris; Trippier, Alderweireld, Vertonghen, Rose; Sissoko, Winks; Alli, Eriksen, Son; Kane
Liverpool (4-3-3) Alisson; Alexander-Arnold, van Dijk, Matip, Robertson; Fabinho, Henderson, Wijnaldum; Salah, Firmino, Mané