Un disegno di legge approvato alla Camera vuole eliminare le note sul registro

(ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)
(ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

La Camera dei deputati ha approvato oggi un emendamento al disegno di legge per l’introduzione dell’insegnamento di educazione civica all’elementari che elimina le cosiddette “note disciplinari”, come le note sul registro o sul diario e le sospensioni, per i bambini dai 6 ai 10 anni. L’emendamento abrogherà in questo modo un regio decreto che risale al 1928, ancora in vigore per le elementari, che prevedeva in base al comportamento del bambino punizioni che andavano dall’ammonizione, alla nota sul registro con comunicazione scritta ai genitori, alla sospensione (da uno a dieci giorni di lezione), all’esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione, all’espulsione dalla scuola con perdita dell’anno. Il disegno di legge è stato approvato alla Camera con 451 voti a favore e 3 astenuti e passerà ora al Senato.

L’emendamento rientra in un disegno di legge più ampio fortemente voluto dal vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per potenziare l’insegnamento dell’educazione civica nella scuola primaria: l’insegnamento sarà trasversale e interdisciplinare, con prove intermedie e finali (le famose verifiche), e dovrà durare non meno di 33 ore all’anno (circa un’ora a settimana). Il Sole 24 ore scrive che i temi affrontatati spazieranno «dalla Costituzione alla storia della bandiera e dell’inno nazionale, all’educazione alla legalità a quella ambientale e alla cittadinanza digitale (compresa l’attendibilità delle fonti sul web, vedi le fake news) oltre che al rispetto dei beni pubblici comuni e al patrimonio culturale». Sarà comunque il ministero dell’Istruzione a definire con più chiarezza il curriculum di studi.