In Nuova Zelanda è stata approvata una riforma sull’uso delle armi

La prima ministra neozelandese Jacinda Arden (Hagen Hopkins/Getty Images)
La prima ministra neozelandese Jacinda Arden (Hagen Hopkins/Getty Images)

Il parlamento della Nuova Zelanda ha approvato una riforma per regolamentare l’uso delle armi nel paese. La riforma – che era stata annunciata dalla prima ministra Jacinda Ardern poco dopo l’attentato in due moschee di Christchurch compiuto dal 28enne australiano Brenton Tarrant – è passata con 119 voti a favore e un solo voto contrario. Per diventare ufficialmente legge dovrà ricevere l’approvazione del governatore generale, ma si tratta di una formalità. La riforma vieta l’utilizzo e la vendita di molti tipi di armi semiautomatiche, di fucili d’assalto e di parti di ricambio per trasformare fucili normali in armi semiautomatiche. Continueranno a essere utilizzabili i fucili calibro .22 con caricatori che possono contenere meno di 10 colpi e fucili a pompa con non più di cinque colpi nel caricatore.

Nell’attentato Tarrant aveva usato cinque armi da fuoco, inclusi due fucili semiautomatici; Tarrant aveva acquistato legalmente le armi grazie a una licenza di classe A, e aveva poi modificato le armi per essere ancora più letali: per comprare quelle semiautomatiche, infatti, avrebbe avuto bisogno di una licenza molto più complicata da ottenere, ma modificarle non è particolarmente difficile. Con la nuova legge tutte le armi utilizzate da Tarrant non potranno essere più vendute, né tantomeno le parti di ricambio utilizzate per modificarle.