In Norvegia aprirà il più grande ristorante subacqueo al mondo

Si chiama Under, ed è stato progettato dal famoso studio di architettura Snøhetta

Il ristorante Under, Lindesnes, Norvegia
(EPA/TOR ERIK/Ansa)
Il ristorante Under, Lindesnes, Norvegia (EPA/TOR ERIK/Ansa)

A Båly, un paesino nel Sud della Norvegia a circa 5 ore di auto da Olso, aprirà Under, il primo ristorante subacqueo d’Europa e il più grande del mondo. Il ristorante ha delle grandi vetrate panoramiche che permettono di vedere la fauna marina; la cena costerà 240 euro a persona (escluso il vino) e a chi deciderà di cenare lì verranno servite 18 portate in totale. Under, però, è tutto prenotato per i primi sei mesi dall’apertura, prevista per il 2 aprile di quest’anno.

La costruzione del ristorante è costata circa 7 milioni di euro ed è stata finanziata da Stig e Gaute Ubostad, due fratelli norvegesi che hanno diversi investimenti nel mondo degli alberghi. I fratelli Ubostad hanno spiegato al Wall Street Journal che l’idea era quella di creare un’attrazione che aumenti il turismo della zona e che valorizzi e faccia conoscere la natura selvaggia della Norvegia.

Il ristorante è stato commissionato a Snøhetta, un famoso studio di architettura e design di Oslo. L’idea dello studio per il ristorante era quella di un design essenziale a forma di tubo inclinato lungo 34 metri. Under è grande 495 metri quadrati, ha 16 tavoli e può ospitare 40 persone. La struttura è stata posizionata in parte fuori dall’acqua e in parte sott’acqua. Uno dei principali architetti del progetto, Rune Grasdal, ha spiegato a Dezeen che l’intenzione è di far provare ai visitatori la transizione dall’aria aperta all’acqua, così che possano sentirsi sicuri, ma non intrappolati nella struttura.

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Grasdal ha spiegato che il valore del ristorante è la posizione; infatti, non si trova immerso in un acquario, ma nel Mare del Nord, circondato da natura marina selvaggia. L’idea generale di Snøhetta era quella di progettare uno spazio che potesse rievocare il rapporto fra l’uomo e la natura più che puntare sull’innovazione ingegneristica. Un altro studio di design che era stato consultato dai fratelli Ubostad prima di Snøhetta aveva consigliato di costruire il ristorante vicino agli hotel di cui erano già proprietari. Una volta che il progetto è stato affidato a Snøhetta, il primo intervento è stato quello di scegliere una posizione più remota, più a contatto con la natura. Under è stato poi posizionato a una quindicina di metri dalla terraferma, così che i visitatori debbano attraversare una piccola passerella prima di arrivare al ristorante. Per raggiungere i tavoli, si scende una scala in quercia che porta alla sala principale, dove ci sono i tavoli.

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Durante la costruzione di Under, un biologo marino del Norwegian Institute of Bioeconomy Research, Trond Rafoss, è stato assunto per monitorare le acque e la fauna marina intorno al ristorante. Rafoss ha potuto osservare diverse specie di animali e assistere alla loro crescita: aragoste appena nate, meduse rare che non aveva mai visto prima, merluzzi neri, merluzzi gialli, sgombri e labri (pesci colorati dalle labbra carnose comuni nei mari novergesi e islandesi). Ha anche condotto degli esperimenti per attirare la fauna verso il ristorante utilizzando luci e suoni.

Per assicurare un’ottima esperienza ai visitatori, Rafoss ha previsto la pulizia della vetrata esterna due volte a settimana per la presenza di alghe e patelle, molluschi dotati di conchiglia che si attaccano a ventosa alle superfici. Alghe e patelle sono diventate poi, scrive il Wall Street Journal, uno spunto per il menù del ristorante. Nicolai Ellitsgaard, capo chef, ha anticipato infatti che la prima portata del menù assomiglierà nella forma a una patella, con la differenza che la conchiglia sarà fatta da alghe e patate e l’interno da una mousse fatta con le patelle raccolte nelle vicinanze del ristorante condite da prezzemolo.

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L’apertura di Under può essere letta nell’ambito di un fenomeno più ampio legato alla cucina scandinava: lo sviluppo di cucine d’avanguardia legate alle tradizioni e all’utilizzo di prodotti locali. Lo chef Ellitsgaard, per esempio, ha viaggiato per due anni e mezzo lungo la costa meridionale della Norvegia per studiare e scegliere le materie prime del menù, tra cui 30 diversi tipi di alghe marine. Anche se nessuno sa ancora bene cosa ci sarà nel menù di Under, come ha anticipato Ellitsgaard, l’esperienza culinaria comprenderà, oltre ad alghe e patelle della zona, granchi 8 volte più piccoli del granchio reale norvegese ma molto più saporiti e dolci e la Vertebrata Ianosa, alga rossa che al gusto assomiglia al tartufo nero.