Donald Trump non farà il discorso sullo stato dell’Unione finché lo “shutdown” non sarà terminato

(AP Photo/J. Scott Applewhite)
(AP Photo/J. Scott Applewhite)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che non pronuncerà l’annuale discorso sullo stato dell’Unione finché non sarà terminato lo shutdown, la parziale chiusura delle attività del governo e dei servizi pubblici dovuta al disaccordo tra Repubblicani e Democratici sulla legge di bilancio, iniziata il 21 dicembre. Il discorso, fissato per il 29 gennaio, è uno dei momenti più importanti della politica americana, quando il presidente rende conto al Congresso delle condizioni del paese e delinea le priorità per il futuro; e tecnicamente avviene solo dopo che la Camera manda un invito al presidente.

Mercoledì scorso la speaker della Camera, la deputata Democratica Nancy Pelosi, gli aveva proposto di rimandarlo per ragioni di sicurezza, a causa dello shutdown, o inviare un testo scritto, ma Trump aveva rifiutato e aveva reagito con un certo nervosismo. Ieri Pelosi aveva ribadito che la Camera non avrebbe ospitato il discorso, per la difficoltà di garantire la sicurezza a causa dello shutdown. Trump aveva risposto inizialmente che avrebbe cercato un’altra sede ma ha finito per cambiare idea, come ha spiegato su Twitter: «Non cercherò un’alternativa perché nessuna può competere con la storia, la tradizione e l’importanza della Camera».

Giovedì il Senato degli Stati Uniti voterà due proposte di Democratici e Repubblicani per porre fine allo “shutdown”