La UEFA ha multato il Milan per le violazioni del Fair play finanziario e ha imposto alla società il pareggio di bilancio

(Piero Cruciatti/LaPresse)
(Piero Cruciatti/LaPresse)

La Camera arbitrale del controllo finanziario della UEFA ha annunciato le sanzioni che infliggerà al Milan per le violazioni del Fair play finanziario commesse dalle precedenti proprietà del club. Al Milan è stata imposta la parità del bilancio entro il 30 giugno 2021. Se non verrà raggiunta entro tale data, il club dovrà scontare la squalifica dalla prima competizione europea alla quale si qualificherà tra il 2022 e il 2024. La UEFA ha disposto inoltre una multa pari a dodici milioni di euro che tratterrà a partire dai premi ottenuti per la partecipazione all’edizione in corso di Europa League, dove la squadra è stata eliminata ai gironi. Infine, nel caso dovesse qualificarsi a una competizione europea nelle prossime due stagioni, il numero di giocatori registrabili dal club sarà diminuito da venticinque a ventuno.

Lo scorso novembre si era tenuto il primo incontro tra il presidente del Milan, Paolo Scaroni, e la UEFA sulle sanzioni previste per le violazioni del Fair Play finanziario avvenute tra il 2014 e il 2017. Lo scorso luglio il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna aveva infatti riammesso il Milan alle coppe europee, annullando l’esclusione stabilita precedentemente dalla UEFA. Secondo il TAS, la UEFA non aveva considerato alcuni elementi rilevanti della vicenda, tra i quali le maggiori garanzie finanziarie fornite dalla nuova proprietà, la società Project RedBlack, facente capo al fondo d’investimento statunitense Elliott. Il TAS aveva quindi rinviato il caso all’Adjudicatory Chamber della UEFA per “l’irrogazione di una sanzione disciplinare proporzionata”, che è arrivata oggi.