Il comune di Catania è entrato ufficialmente in dissesto finanziario

L'Etna visto da Catania, il 16 febbraio 2017 (MARIE-LAURE MESSANA/AFP/Getty Images)
L'Etna visto da Catania, il 16 febbraio 2017 (MARIE-LAURE MESSANA/AFP/Getty Images)

Il consiglio comunale di Catania ha deliberato ufficialmente lo stato di dissesto finanziario con un voto avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì. La città ha accumulato 1,6 miliardi di euro di debiti che ora non è in grado di ripagare. Il dissesto finanziario è una sorta di bancarotta che si applica però agli enti locali. La condizione di dissesto era già stata stabilita dalla Corte dei Conti di Palermo nel corso dell’estate (un ricorso contro la decisione da parte del comune di Catania era stato respinto a novembre). Il voto del consiglio comunale è soltanto l’ultimo passaggio formale della procedura.

In seguito al dissesto finanziario, il debito cittadino sarà gestito separatamente dal bilancio comunale ordinario da parte di un organo straordinario di liquidazione nominato dal Presidente della Repubblica. L’attività del sindaco e del consiglio comunale proseguirà – al di là degli accertamenti sulle responsabilità penali – in modo fortemente limitato, le assunzioni saranno bloccate, i lavoratori con contratti a tempo determinato rischieranno il licenziamento o il mancato rinnovo del contratto, non si potranno fare nuovi debiti, mentre le imposte locali saranno alzate fino al massimo consentito.