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  • Mercoledì 25 luglio 2018

Chi era, questo Konrad

Storia e storie dell'uomo che costruì la pace tra Germania e Francia dopo la Seconda guerra mondiale, ponendo le premesse per la nascita dell'Unione

Konrad, quindi. La nuova sezione del Post sulle cose europee deve il suo nome a Konrad Adenauer, primo cancelliere della Germania Ovest e considerato da molti uno dei fondatori delle moderne istituzioni europee.

Adenauer era nato nel 1876 a Colonia in una famiglia di funzionari pubblici. Studiò legge, fece per un po’ di tempo l’avvocato ma si diede presto alla politica: nel 1906 divenne consigliere comunale a Colonia, e dieci anni dopo fu eletto sindaco. Divenne presto una delle persone più note della politica tedesca, per il lavoro che fece in città: aprì una università pubblica, trasformò le antiche mura della città in un parco, e favorì l’insediamento di varie industrie. Rimase in carica fino al 1933, l’anno in cui presero il potere i nazisti, che lo sostituirono immediatamente. Adenauer trascorse quegli anni rinunciando a incarichi e visibilità pubblica – all’inizio per sfuggire ai nazisti fu costretto a nascondersi in un monastero – ma non entrò mai a far parte del partito nazista, tanto che a un certo punto venne comunque catturato e imprigionato. Sopravvisse, e dopo la liberazione fu nuovamente insediato come sindaco di Colonia dagli alleati. Durò poco: litigò con gli inglesi e fu cacciato di nuovo.

Era il 1945, e Adenauer aveva già 69 anni. Fu in quel momento, però, che iniziò il periodo più rilevante della sua carriera politica. Adenauer divenne presto il leader della CDU, il partito moderato di ispirazione cristiana nato da un accordo tra cattolici e protestanti (lui faceva parte dei primi). Alle elezioni del 1949 la CDU lo propose come candidato cancelliere: prese il 31 per cento, e per una manciata di voti arrivò al governo grazie a un accordo di coalizione con i centristi dell’FDP e ai conservatori del Deutsche ParteiAdenauer divenne quindi cancelliere, a 73 anni.

Il suo obiettivo era ancorare la Germania Ovest all’Occidente (e infatti molti gli rimproverano di aver badato poco a riunificare il paese, la cui parte orientale era vicina all’URSS). Nel giro di pochi anni fece entrare la Germania in tutte le organizzazioni occidentali che contavano. Nel 1951 la Germania Ovest diventò membro del Consiglio d’Europa, l’organizzazione europea che promuoveva il rispetto dei diritti umani; l’anno dopo fu tra i paesi fondatori della Comunità europea di difesa, un ambizioso progetto di collaborazione militare tra i paesi europei, mai realizzato. Nel 1955 la Germania Ovest fu ammessa nella NATO, e due anni più tardi fu tra i fondatori della Comunità Economica Europea, l’antenato dell’Unione Europea.

Per Adenauer, la chiave per garantire stabilità alla Germania e all’Europa occidentale passava per la riconciliazione tra Francia e Germania, che per quasi un secolo si erano contese alcune ricche regioni come l’Alsazia, e non erano mai state dalla stessa parte. Per questo motivo spinse molto per coinvolgere la Francia in tutte le iniziative comunitarie che stavano nascendo, e nel 1963 i due paesi arrivarono a firmare un trattato di amicizia considerato la base per lo sviluppo della successiva comunità europea: un passo impensabile, dato che fino a vent’anni prima i due paesi erano acerrimi nemici.

Il progetto di riconciliazione era rivolto anche alla società tedesca, tant’è che Adenauer coinvolse molti ex nazisti nei suoi governi, attirandosi moltissime critiche, ma facendo qualcosa di non così diverso dall’amnistia decisa in Italia da Palmiro Togliatti nel 1946 per pacificare il paese: «La sua tesi era che il paese aveva bisogno di persone competenti. La conseguenza fu che ad alcune persone orribili fu permesso di continuare con le loro vite come se niente fosse successo», ha scritto The New European in un profilo dell’ex cancelliere.

Adenauer si dimise nel 1963, a 87 anni. Morì quattro anni più tardi. La sede del Parlamento Europeo in Lussemburgo, che ospita gran parte del corpo amministrativo del Parlamento, è stata nominata in suo onore.