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  • Lunedì 19 febbraio 2018

Gattuso funziona

Dopo un inizio incerto, l'allenatore del Milan è riuscito a dare una sistemata alla squadra, che ora non perde da dicembre

Gennaro Gattuso festeggia con i giocatori la vittoria contro la Sampdoria (Claudio Villa/Getty Images)
Gennaro Gattuso festeggia con i giocatori la vittoria contro la Sampdoria (Claudio Villa/Getty Images)

Con la vittoria per 1-0 contro la Sampdoria nel posticipo domenicale della 25ª giornata di Serie A, il Milan allenato da Gennaro Gattuso ha ottenuto il suo settimo risultato utile consecutivo e la sesta vittoria nelle ultime sette partite di campionato, senza contare il successo nell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League della scorsa settimana. I risultati ottenuti negli ultimi due mesi hanno permesso al Milan di riportarsi in corsa per la qualificazione alla Champions League, dato che il quarto posto dell’Inter ora dista sette punti. Dopo un inizio incerto, Gattuso si è dimostrato in grado di inquadrare la squadra e questo le ha permesso di non sprecare punti, come invece succedeva con regolarità nella prima metà di stagione con Vincenzo Montella.

Contro la Sampdoria il Milan ha giocato probabilmente la sua miglior partita da quando Gattuso ha sostituito Montella. Oltre alla miglior organizzazione della squadra e all’evidente crescita di alcuni giocatori arrivati a Milano in estate, tra cui il turco Hakan Calhanoglu e l’argentino Lucas Biglia, tutti i titolari stanno rendendo molto più di quello che hanno fatto a inizio stagione. Il gol di Bonaventura (stabilmente uno dei migliori in campo per il Milan), per esempio, è arrivato da un assist del terzino Davide Calabria — come già successo tre settimane fa contro la Lazio — uno dei migliori in campo domenica sera a San Siro.

Giacomo Bonaventura esulta dopo il gol (MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images)

Al termine della partita Gattuso ha detto: «Se immaginavo questi risultati dopo l’esordio a Benevento? Io non immaginavo niente, sapevo che sarebbe stato difficile, che sarei invecchiato più in fretta, ma la fede è fede e ho scelto il Milan perché è casa mia. Io la maglia del Milan l’ho indossata per 14 anni e me la sento cucita addosso, lavorare con questi ragazzi è qualcosa di grande. Vedremo poi come andrà a finire, io darò tutto me stesso per loro. Sarò il loro incubo fino alla fine della stagione, ma mi stanno dando delle grandi soddisfazioni».

Se nelle ultime settimane il Milan ha avuto un calendario tutto sommato alla portata – dove l’avversaria più forte è stata la Lazio, che però è capitata in un periodo di difficoltà – ora la squadra passerà un mese decisamente più impegnativo: domenica prossima, tre giorni dopo il ritorno dei sedicesimi di Europa League contro i bulgari del Ludogorets, andrà all’Olimpico a giocare contro la Roma. Tre giorni dopo ancora, il 28 febbraio, è in programma il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio. Il 4 marzo giocherà poi il derby di Milano contro l’Inter e a fine mese andrà a Torino per affrontare la Juventus.