I sinistri video di Poppy

Chi è l'inquietante personaggio nato su YouTube che ora sta diventando una vera cantante pop, e nessuno ha capito bene davvero

Un fermo immagine da uno degli ultimi video di Poppy, pubblicato il 10 febbraio 2018 (Poppy/YouTube)
Un fermo immagine da uno degli ultimi video di Poppy, pubblicato il 10 febbraio 2018 (Poppy/YouTube)

Il mese scorso è stato presentato al Sundance Film Festival, il famoso festival di cinema indipendente americano, un episodio pilota di una serie tv che ha per protagonista uno strano personaggio di nome Poppy. Poppy è una giovane donna con la pelle molto chiara e i capelli ossigenati lunghi e lisci, che veste seguendo l’estetica giapponese del kawaii (cioè quella del “carino”, ma anche piccolo, buffo e dall’aspetto infantile, tipico dei personaggi dei manga e anime giapponese). La serie tv è stata prodotta da YouTube Red, la versione di YouTube a pagamento, ed è particolare perché il personaggio di Poppy ha anche un canale su YouTube, che da tempo pubblica video che provocano inquietudine e ansia.

Poppy parla un po’ come un’assistente vocale e un po’ come una bambina, e la sua voce spesso è accompagnata da un’inquietante musica di sottofondo che potrebbe stare in un film di David Lynch: è infantile, con un tono simile a quello dei video ASMR, quelli che dovrebbero suscitare una piacevole sensazione di formicolio accompagnata da uno stato di completo rilassamento mentale.

Dopo avere visto un po’ di video di Poppy, si ha l’impressione che tutto il canale sia una specie di parodia del modo in cui molte persone famose si presentano al mondo attraverso i propri profili social e le loro performance. Allo stesso tempo, però, sembra che ci sia qualcosa in più. Nell’ultimo anno, facendo un disco, apparendo in televisione e in alcune pubblicità, Poppy è diventata un “vero” personaggio famoso. Ne hanno parlato anche diversi giornali importanti, chiedendosi un po’ tutti quale fosse il senso dietro al suo personaggio: una domanda a cui finora nessuno ha saputo dare una risposta chiara.

Nel suo primo video, lungo poco più di un minuto, Poppy mangiava zucchero filato: è stato visto 2,5 milioni di volte. Il quinto video, in cui per dieci minuti diceva la frase «I’m Poppy», cioè “Sono Poppy”, con un lieve ritardo del movimento delle labbra rispetto alla voce, è quello più visto di tutto il canale: ha avuto 14 milioni di visualizzazioni. La maggior parte dei suoi video (sono più di 300) dura qualche minuto ed è stata vista almeno 300mila volte. Il numero degli account che seguono il suo canale non è pubblico, ma lo scorso giugno per un breve momento è stato visibile: 679mila. Non è un numero altissimo per uno youtuber – i dieci canali più seguiti di YouTube hanno tra i 17 e i 54 milioni di follower – ma non si può dire che il contenuto dei suoi video non sia davvero molto particolare.

I video un po’ meno strani sono quelli delle sue canzoni, che sono anche i più visti. Il personaggio di Poppy è una cantante pop, sia nel suo canale che nella realtà: il suo primo disco, Poppy.Computer, è uscito lo scorso ottobre ed è anche stato portato in tour, negli Stati Uniti, in Canada, a Londra e a Tokyo.

Non sono solo le canzoni ad avere successo però, ci sono anche i video in cui Poppy dice: «Io sono noiosa, tu sei noioso, tutti sono noiosi», e poi: «Sono grata per i miei amici, la mia famiglia e questa mia foto». Oppure c’è quello in cui parla del far ripartire la propria vita da capo come si riavvia un computer; quello in cui dice di non fare parte di una setta e uno intitolato Selena Gomez (attrice e persona con più follower su Instagram) che parla dei followers sui social network. In un altro video andato benissimo, e particolarmente inquietante, si vede lei mentre le esce del sangue dalla bocca. Tra i meno visualizzati c’è il secondo dei due in cui Poppy non fa altro che leggere la Bibbia ad alta voce: dura 24 minuti, il primo ne durava quasi 50.

Il video dell’ultimo singolo di Poppy:

Nel mondo di Poppy ci sono anche altri personaggi, per esempio un manichino di nome Charlotte – in alcuni video Charlotte la intervista, poi comincia a odiarla e prova anche a strozzarla – una pianta di basilico parlante, uno scheletro parlante e Titanic Sinclair, il regista dei video di Poppy che ha anche un proprio canale su YouTube.

Il manichino Charlotte è anche uno dei personaggi di I’m Poppy, la serie il cui episodio pilota – l’unico realizzato finora, di 24 minuti – è stato presentato al Sundance. La trama è surreale come i video da cui nasce: Poppy, una cantante pop che forse è un androide, viene ingaggiata da una rete televisiva per fare un programma, il Poppy Show, che ha molto successo. Il successo rende però invidiosa Charlotte, il manichino ossessionato da Poppy che cerca di assomigliarle. Poppy fa un patto con Satana per diventare la ragazza più famosa del mondo, dopodiché una setta di fanatici religiosi tenta di rapirla da uno studio televisivo. È tutto così.

I giornali americani hanno cominciato a occuparsi di Poppy dal 2017, al crescere della sua fama al di fuori di YouTube.

Poppy ha fatto da modella per Sanrio, l’azienda di Hello Kitty, e per il marchio di scarpe Steve Madden. A un certo punto i suoi video si sono diffusi moltissimo in Turchia, grazie ad alcuni youtuber locali. A febbraio 2017 Poppy ha realizzato una serie di video per il canale televisivo Comedy Central, Internet Famous with Poppy, mentre ad agosto ha cantato al Late Late Show with James Corden, dove è anche stato mandato in onda un video che trasmette molto bene il disagio che il suo personaggio può provocare in chi la guarda. Il fatto è che la Poppy reale non esce mai dal personaggio della Poppy inquietante di YouTube, nemmeno durante le interviste. Tra le altre cose mantiene grande mistero attorno a sé: per esempio non vuole dire quanti anni ha, parla di sé in terza persona e sostiene di essersi materializzata con il suo primo video su YouTube, pubblicato nel 2014.

Il primo lungo articolo su Poppy e sulla comunità dei suoi fan è stato pubblicato da Wired lo scorso giugno e spiega molte cose sia sulla nascita di questo personaggio sia sul tipo di seguito che ha. Per esempio dice che da due anni l’agente di Poppy è Nick Groff, che in passato ha lavorato con i Black Eyed Peas, il dj Avicii e i rapper LMFAO. Ma soprattutto dice che il vero nome della persona che interpreta il personaggio di Poppy è Moriah Pereira e ha 23 anni; Titanic Sinclair invece, che ha quasi 31 anni, nella vita reale si chiama Corey Michael Mixter ed è l’ideatore del personaggio di Poppy. I due si sono conosciuti nel 2014, dopo il trasferimento a Los Angeles di Pereira, allora diciannovenne di Nashville intenzionata a iniziare la carriera di cantante.

Anche prima che ci fosse Poppy, Mixter faceva video su YouTube con lo pseudonimo di Titanic Sinclair: collaborava con quella che allora era la sua compagna e che si faceva chiamare Mars Argo, realizzando video per alcuni versi simili a quelli di Poppy.

Per questa ragione tra le teorie dei fan di Poppy, alcune delle quali abbastanza strampalate, ce n’è una secondo cui Poppy sarebbe una specie di copia di Mars Argo. Oggi della presenza online di Mars Argo e di Moriah Pereira non resta quasi niente: sia perché Poppy e Titanic Sinclair si sono occupati di rimuovere qualunque contenuto che potesse togliere il mistero attorno a tutta questa storia, sia perché la donna che un tempo si faceva chiamare Mars Argo non vuole essere collegata al “progetto Poppy”. Qualcosa però si trova e diverse discussioni su Reddit e video di fan su YouTube mostrano com’era Poppy-reale prima di diventare Poppy-personaggio: un’aspirante cantante con i capelli scuri.

La cosa su cui però i fan di Poppy – soprattutto giovani uomini, secondo l’articolo di Wired – discutono di più non è tanto il suo passato, quanto piuttosto il senso dei suoi video. La seguono perché sono affascinati dai misteri suggeriti nel suo canale YouTube – a volte modificando i video si trovano quelli che sembrano indizi – e dal modo in cui Poppy e Titanic Sinclair reagiscono alle loro teorie, in particolare quelle complottiste. Sotto i video in cui si parla di sette e società segrete, per esempio, i commenti sono moltissimi e un fan ha fondato anche una pseudo-religione, il “poppismo”. In pratica, le teorie su Poppy e il suo mondo sono diventate una specie di sottogenere dei video.

I fan di Poppy si chiamano “Poppy Seeds”, cioè “Semi di Papavero”, dato che “Poppy”, oltre a essere un nome proprio, è anche la parola che indica questo fiore in inglese. Dicono che Poppy sia la loro dea o la loro regina. Uno dei suoi fan più incalliti ha detto a Wired che secondo lui la cosa più interessante del fenomeno è proprio il tipo di comunità che si è creata: «Sembra davvero un progetto manipolatore, il cui scopo è creare l’idea, falsa, che ci sia un senso dietro tutto ciò». Molti fan pensano che Poppy non sarà mai davvero famosa come popstar perché il suo fascino è quello dei meme, non delle vere cantanti.

Un articolo pubblicato su The Cut la settimana scorsa spiega che negli ultimi mesi i fan di Poppy hanno notato qualcosa: il tono dei video di Poppy è cambiato dal 2014 a oggi. Nei primi video i capelli di Poppy erano crespi e vaporosi, come quelli di una persona che se li è scoloriti e lisciati da sola, mentre nei video più recenti è evidente che Poppy indossa una parrucca e i suoi capelli sono perfetti; inoltre nei video del 2014 c’era un’atmosfera gioiosa, mentre quelli del 2017 sono più inquietanti.

Il personaggio di Poppy è un misto tra un meme/produttore di meme, una vera e propria popstar e un progetto artistico. Intervistato da Wired, Titanic Sinclair non ha voluto chiarire le ragioni dell’esistenza di Poppy, ma ha detto: «Il progetto Poppy è come una lunga cena e siamo solo all’antipasto». Ha anche detto che nelle sue intenzioni i video di Poppy dovrebbero essere la cosa più interessante della giornata di chi li guarda, mostrando la vita in chiave «magica» o «miracolosa». Poi ha citato un libro del “guru” del marketing Seth Godin, La mucca viola. Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone, che dice: «Le mucche, dopo che ne hai viste un po’, sono noiose. Magari sono mucche perfette, mucche attraenti, mucche con una forte personalità, mucche illuminate dalla luce giusta, ma sono comunque noiose. Una mucca viola invece, quello si che è interessante. Almeno per un po’». Per Titanic Sinclair, Poppy deve essere la mucca viola in mezzo a tutte le mucche marroni, cioè i cantanti che mettono le loro foto sui social network.

Elle Hunt, giornalista del Guardian, ha paragonato Poppy a Kim Kardashian, mettendole una agli antipodi dell’altra: Kardashian ha reso ogni aspetto della sua vita privata al servizio del suo personaggio pubblico ed è famosa per questo, mentre Poppy non ha una vita privata, ma solo un personaggio ideato per un pubblico. Titanic Sinclair ha detto di essere un grande ammiratore dei Daft Punk perché anche se sono famosissimi nessuno conosce il loro aspetto. Ovviamente non è lo stesso per Poppy (o meglio, per Pereira), ma secondo Sinclair il fatto che lei inizi e finisca con le sue performance artistiche la rende più onesta delle popstar che condividono i dettagli della propria vita privata. Ad esempio a Sinclair non è piaciuta una scena di Five Foot Two, il documentario su Lady Gaga, in cui la cantante fa riprendere sua nonna: secondo lui è una forma di sfruttamento.

Un’analisi diversa sulla portata artistica del progetto Poppy è stata fatta dal critico d’arte del New York Magazine Jerry Saltz, che ha detto che secondo lui «se Poppy è arte, è una brutta arte». Per Saltz, il personaggio di Poppy è molto «derivativo», nel senso che è simile a molte altre cose che già esistevano nel mondo dell’arte («arte sull’arte sull’arte che prende in giro l’arte») e ne è stata influenzata.

Secondo Lexi Pandell, l’autrice dell’articolo di Wired, «la magia di Poppy è che anche se sai che ti sta manipolando continui a seguirla» e «i suoi video sono vuoti e ripetitivi al punto che ti spingono a smettere di guardarli, ma non puoi davvero farlo perché sei sicuro che nessuno farebbe video del genere senza una ragione». L’unico modo per provare a capire il progetto Poppy è continuare a seguirlo.

Per quanto riguarda I’m Poppy, o meglio l’episodio pilota della serie, le recensioni non sono eccezionali. Anche se è «strano», non è come i video di Poppy su YouTube, perché la sua stranezza è spiegata e quindi meno affascinante. Secondo The Verge, «è pieno di sottotrame, battute consapevoli sul mondo dello spettacolo e scene surreali, ma preso da solo non è abbastanza strano» e nemmeno abbastanza innovativo: i personaggi di I’m Poppy (i membri della setta, Satana, quelli che lavorano per le reti televisive) sono archetipi già visti. A meno che anche questo effetto non sia calcolato da Titanic Sinclair e sia un altro aspetto del progetto Poppy da interpretare: quest’ipotesi sarebbe appoggiata dal fatto che tutte le risposte che I’m Poppy dà alle teorie su Poppy sembrano le tipiche insoddisfacenti risposte che i fan ottengono quando fanno domande su misteri inventati. Non si sa quanto si dovrà aspettare per saperne di più, perché per ora non c’è una data per la diffusione di nuovi episodi.

Titanic Sinclair ha detto che lo scopo di I’m Poppy è dare ai fan quel sentimento immersivo che lui prova quando guarda i film di Lynch e l’arte di Andy Warhol, o quando va a Disneyland.