Nel sud del Messico c’è stato un terremoto di magnitudo 7.2

Un gruppo di persone in strada nel quartiere Roma di Città del Messico, dopo il terremoto del 16 febbraio 2018 (ALFREDO ESTRELLA/AFP/Getty Images)
Un gruppo di persone in strada nel quartiere Roma di Città del Messico, dopo il terremoto del 16 febbraio 2018 (ALFREDO ESTRELLA/AFP/Getty Images)

Venerdì c’è stato un terremoto di magnitudo 7.2 nello stato di Oaxaca, nel sud del Messico: per quanto si sa non ha causato né morti né feriti, anche se decine di edifici vicini all’epicentro, nella città di Pinotepa Nacional e in altre località della zona, sono stati danneggiati. La scossa è avvenuta alle 17.39, quando in Italia era passata la mezzanotte. Una seconda scossa di magnitudo 5.8 ha seguito la prima, 57 minuti dopo.

Tredici persone però sono morte a causa di un incidente in qualche modo legato al terremoto: un elicottero militare che trasportava il ministro dell’Interno Alfonso Navarrete Prida e il governatore dello stato di Oaxaca nella zona dell’epicentro, ha avuto un problema nell’atterraggio e si è abbattuto su due veicoli, uccidendo tredici persone e ferendone 15 altre.

La scossa si è sentita anche a Città del Messico nonostante la capitale si trovi a più di 360 chilometri dall’epicentro: le caratteristiche del suolo sotto la città fanno sì che le onde sismiche siano amplificate al loro arrivo. Gli abitanti della città si sono particolarmente spaventati per via del terremoto del 19 settembre, in cui morirono più di 300 persone.

Nella redazione del quotidiano Milenio, a Città del Messico, gli effetti del terremoto sono stati filmati mentre i dipendenti si mettevano al riparo sotto le scrivanie.