Il primo turno delle presidenziali in Costa Rica è stato vinto da Fabricio Alvarado, un evangelico molto conservatore

Fabricio Alvarado con la moglie Laura Moscoa e la figlia, San Jose, 4 febbraio 2018
(EZEQUIEL BECERRA/AFP/Getty Images)
Fabricio Alvarado con la moglie Laura Moscoa e la figlia, San Jose, 4 febbraio 2018 (EZEQUIEL BECERRA/AFP/Getty Images)

Il primo turno delle elezioni presidenziali che si sono svolte in Costa Rica domenica 4 febbraio è stato vinto da Fabricio Alvarado: andrà al ballottaggio con Carlos Alvarado Quesada, ex ministro del Lavoro. Il secondo turno delle presidenziali si svolgerà il prossimo 1 aprile.

I candidati alle presidenziali erano 13, ma nelle ultime settimane la campagna elettorale si è concentrata sulla questione dei matrimoni gay e dei diritti delle persone LGBTI, questione su cui Fabricio Alvarado, evangelico, si è distinto dagli altri. Lo scorso gennaio la Corte Interamericana dei Diritti Umani aveva risposto alla richiesta presentata dal governo del Costa Rica che l’aveva interpellata per sapere se la Convenzione Americana tutelasse il diritto al cambio di nome delle persone in base all’identità di genere e i diritti derivati dall’unione tra persone dello stesso sesso senza passare dal parlamento. La Corte interamericana aveva risposto che la Convenzione non protegge un unico modello di famiglia, dato che la definizione di “famiglia” non è riconducibile esclusivamente a un’unione tra persone di sesso diverso.

All’interno di questo dibattito, si era contraddistinto il candidato evangelico Fabricio Alvarado, giornalista, cantante, fortemente contrario ai matrimoni gay, che al primo turno è arrivato primo senza però ottenere il 40 per cento dei voti (cosa che gli avrebbe permesso di essere eletto senza ballottaggio). Il prossimo primo aprile, al secondo turno, Fabricio Alvarado affronterà Carlos Alvarado (che non è suo parente), del Partito Azione Cittadina, attualmente al governo.